Sel su questione Ipab: "Qualcuno vuole danneggiarla per pure ragioni di bottega"
Mercoledi 30 Gennaio 2013 alle 15:31 | 2 commenti
Riceviamo da Tomaso Rebesani, Coordinatore Provinciale di Sinistra Ecologia Libertà , e pubblichiamo
Stiamo assistendo da due settimane ad un'indegna battaglia sulla pelle degli anziani vicentini e delle loro famiglie. Sinistra Ecologia e Libertà vorrebbe capire perché. Sinistra Ecologia Libertà vorrebbe sapere perché queste straordinarie contestazioni della corrente gestione vengono sollevate da coloro che hanno appoggiato o fatto parte di un consiglio di amministrazione, quello precedente, che aveva portato le IPAB vicentine sull'orlo della bancarotta, come peraltro la precedente gestione di AIM voluta da chi ha governato la città fino al 2008.
Purtroppo noi italiani e vicentini siamo di memoria corta, ci siamo dimenticati le assunzioni clientelari o amicali? l'uso privato delle carte di credito istituzionali delle IPAB? Si parlava a quel tempo di tutto fuorché del bene degli anziani e qualcuno, a partire dall'ex Presidente Meridio, ci veniva a spiegare che il modello ideale era quello lombardo portato avanti da Formigoni. Si distingueva su questo fronte anche l'attuale assessore regionale Sernagiotto, proponente dell'attuale diffida, che evidentemente ha mandanti vicentini visto che il livello di conoscenza della situazione IPAB da parte dell'assessore ci sembra molto carente!
Chi ha, come noi, potuto visionare la relazione degli ispettori ed il testo della diffida della Giunta si rende subito conto della totale pretestuosità dell'azione. Mi ricorda la distanza tra quanto avveniva in Russia negli anni '80 ed i relativi comunicati della TASS, la nota agenzia di stampa dell'Unione Sovietica da cui emergeva una costante distorsione dei fatti la cui fantasia talvolta risultava comica, ma al tempo stesso tragica.
Qui si gioca con la vita degli anziani vicentini nel momento più delicato della lavoro vita e con i sentimenti dei loro familiari. Nè Meriodo, né Sernagiotto, né i loro accoliti. Ipab è un ente che dal 2009 chiude il bilancio in attivo. Sernagiotto si straccia le vesti sulla gestione, quando l'ispezione rileva solo qualche "carenza istruttoria" del Consiglio di amministrazione dell'ente, perché al fine di risparmiare si sono fatte fare delle riparazioni al tetto dato che gli operai erano già sul posto anche se la spesa che veniva ad aggiungersi non era stata autorizzata dal consiglio.
Si contesta poi l'accordo di programma, certamente ci sono cifre da approfondire, ma nel complesso è un piano, approvata dall'ULSS e dalla stessa regione Veneto che garantisce un qualche futuro ad un ente che grazie ai continui tagli della Regione Veneto ogni anno è stato costretto ad aumentare le rette, mentre i nuclei familiari vicentini sono sempre più in difficoltà . E grazie ad un attento lavoro sul bilancio si è arrivati quest'anno ad un aumento circa dell' 1.1%.
E questo sarebbe un consiglio da commissariare? Da parte di una Regione che voleva trasformare la sanità Veneta in quello che Formigani ha fatto della sanità lombarda con le conseguenze giudiziarie a cui stiamo assistendo? una regione de un assessore alla sanità che continuano a scaricare sulle IPAB spese che sarebbero di competenza sanitaria e vengono attribuite invece alla parte ospitalità solo per poter ridurre la parte di spesa a carico della regione stessa?
Come diceva Totò: "ma fateci il piacere!"...
Sinistra Ecologia e Libertà si augura che finalmente la politica sappia ritrovare e rilanciare il
proprio ruolo di supporto e sostegno solidale ponendo, finalmente, al centro la tutela della persona non
autosufficiente e disabile e i suoi diritti.
Il progressivo invecchiamento della popolazione e il conseguente aumento di persone non
autosufficienti impongono, ad esempio, l'incremento dell'importo della quota sanitaria a carico della
Regione visto che di fatto le case di riposo si stanno sempre più trasformando in un ospedale geriatrico
diffuso, capace di erogare assistenza altamente specializzata.
Il contributo per quota di rilievo sanitario corrisposto dalla Regione del Veneto è bloccato ai valori di
quattro anni fa, senza alcun adeguamento a supporto della gestione e ad integrazione della retta che gli
ospiti sono chiamati a pagare!
Il Veneto è, ad oggi, l'unica regione in Italia a non aver adempiuto alla riforma delle IPAB. Questo
gravissimo ritardo costituisce quotidianamente un ostacolo alla riforma di un comparto così essenziale
per gli anziani e le loro famiglie. (la mancata riforma comporta, ad esempio, che i costi per le maternitÃ
continuino a gravare interamente sull'ente e, quindi, sulle famiglie).
Questi sono i veri problemi da affrontare affinché si possa pensare all'Istituzione pubblica come ad un
lungo braccio della famiglia e poter affermare che la persona non autosufficiente viene presa in carico
oltre che dalla propria famiglia anche dalle braccia più ampie di tutta la società .
E invece la delibera è stata letta e salta agli occhi la sua tendenziosità...
Ad esempio non fa alcun riferimento alle conclusioni dell'ispezione regionale che smentiscono una delle due tesi sostenute dal consigliere di opposione Meridio in ordine all'asserito (e smentito dall'ispezione) "sbilanciamento dell'accordo di programma in danno dell'Ipab".
In ogni caso ben vengano i controlli ma non le strumentalizzazioni.
Non dimentichiamoci che l'attuale CDA (distinguendosi in modo deciso dal precedente) ha sollecitato un dibattito in consiglio comunale sul tema in nome della trasparenza e senso di responsabilità verso gli ospiti,i loro familiari e tutti i lavorarori dell'IPAB.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.