Chiesa ortodossa in Grecia evita sacrifici. Si sa che chiesa cattolica non è da meno in Italia?
Lunedi 25 Luglio 2011 alle 08:03 | 0 commenti
Credo che la nostra manovra non sia neanche lontanamente somigliante a quella greca. E se è vero che già la nostra è insopportabile, possiamo ben immaginare cosa ne sarà dei cittadini di quel meraviglioso paese vicino e amico, entrato per sua sfortuna nelle mire della speculazione internazionale. Intendiamoci subito: la chiamiamo speculazione internazionale, ma si tratta di guerra economica, parole che nessuno vuole pronunciare ma che tutti pensano.
Resta da capire il motivo per cui i paesi nel mirino di questo tipo di guerra si ostinino a rimanere in un sistema economico, monetario e borsistico che li può e li vuole schiacciare. Anche il nostro paese si trova nella stessa situazione, in buona compagnia, se questo può servire a farci godere il nostro ben meritato mezzo gaudio.
Sono lontano dall'idea di dare suggerimenti in merito ad eventuali soluzioni, ci mancherebbe. L'Italia è dotata di ben altri calibri che hanno competenze specifiche, con una differenza sostanziale però. Io so pochissimo, e le mie soluzioni sono le classiche da Bar Sport, ma quel pochissimo basterebbe perlomeno a dare un debole segnale. Mentre i grossi calibri, che sanno tutto, invischiati nella posizione di servi del sistema (felicemente invischiati e ancor più felicemente strapagati), si guardano bene dallo stilare ricette che con una facilità incredibile potrebbero, se non risolvere, almeno dare segnali forti.
Ma non era di questo che volevo parlare, bensì di un particolare punto di vista su queste situazioni incresciose. Parlavamo di sacrifici, che toccano a noi più che alle caste. Anzi le caste ne sono esentate a priori e a prescindere. Ma, mentre nei nostri commenti si parla di "quasi tutte" le caste, una rimane indenne persino alle critiche: è sempre la stessa, quella che da 2000 anni ci fa pagare le parole (false) con oro fino (vero). Non valeva neanche la pena parlarne, son cose che si ripetono in modo talmente monotono che, oltre a dare la nausea, danno anche un senso di noia tale che si vorrebbe rimuoverle dalla coscienza, e più di qualcuno ci riesce anche. La mia intenzione era solo quella di sottolineare il "silenzio dei colpevoli": soprattutto i mass media (la quasi totalità finanziati anche dallo stato, cioè da noi) e i partiti (senza quasi), che per espletare il loro dovere dovrebbero essere i primi a informarci su queste anomalie ricorrenti. Anche questo è un deja vu, non ci meraviglia più. Quelli che mi procurano non il prurito, ma l'eczema alle mani, sono i partiti sedicenti di sinistra, i più proni al bacio della sacra pantofola. Essi, a forza di spostarsi a est, si sono ricongiunti al loro opposto che si trova ad ovest, risultando in questo modo più a destra delle destre. Lo abbiamo constatato talmente tante volte che non vale la pena perderci su altro tempo, vedi solo le varie modifiche alle pensioni, complici quelli che si ostinano a definirsi sindacati. Grassi e opulenti anche questi, strapagati dallo stato, cioè sempre da noi.
Un piccolo particolare per finire: ho citato la Grecia perché proprio su un giornale italiano ho scovato la notizia che la chiesa ortodossa non è stata minimamente scalfita nei suoi privilegi, ma non credo che la stessa notizia sia stata pubblicata in Grecia. Se almeno qualche giornale greco desse la notizia che la chiesa cattolica, che ci costa una finanziaria all'anno, non è stata nemmeno sfiorata dalla nostra manovra, la mia felicità sarebbe completa.
Come si vede, mi accontento di poco.
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