Opinioni | Quotidiano | Categorie: Politica

Autostrada Serenissima, scorie d'altri tempi

Di Marco Milioni Giovedi 19 Settembre 2013 alle 18:19 | 0 commenti

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Da qualche giorno l'opinione pubblica vicentina, dopo la notizia lanciata dal GdV, si arrovella su una questione cara agli automobilisti. Ovvero lo stato del cantiere più o meno fantasma tra Montecchio Maggiore e Vicenza Ovest, il cui pericolosissimo restringimento della carreggiata non è stato spiegato né da Brescia Padova spa né dal presidente della provincia Attilio Schneck.

In realtà la questione non è nuova, ma la novità vera, oltre all'omertà in lattina che arriva dai soggetti interessati, riguarda il sonoro e non troppo metaforico “vai a quel paese” che il cronista ha dovuto patire dopo la domanda fatta da quest'ultimo proprio a Schneck. Evidentemente il presidente della provincia più che scarti di fonderia avrebbe preferito trovare un deposito abbandonato di Teroldego o di Durello, forse più adatti al suo carattere gioviale rispetto a a della cruda e forse non troppo profumata terra di fonderia. Però in questa storia c'è un ma che pesa come una casa. Possibile che l'amministarzione comunale di Vicenza, che pure è socia di Brescia Padova, non sapesse nulla? È mai possibile che ogni volta in cui notizie di stampa più o meno gravi che riguardano la Serenissima dalla giunta o dal consiglio comunale non si levi mai un dubbio? In ultimo è legittimo pensare che il restringimento rimanga perché rimettere in sesto il tutto è troppo costoso? E insomma il gruppo A4 è pure un po' sfigato. Si parla di scorie sotto la Brescia Padova, di scorie sotto la Valdastico Sud, che fa capo sempre alla stessa casa madre. Ma insomma perché Titti Schneck non parla? Perché la cosa risale ad anni fa? Ma i lettori non hanno paura anche se si tratta di una storia d'altri tempi. O no?


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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