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Schema delle informazioni e allerte diramate prima dell'alluvione in territorio di Vicenza

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 12 Novembre 2010 alle 20:30 | 0 commenti

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Comune di Vicenza - Il CFD (Centro Funzionale Decentrato, la fonte di informazioni e allerte regionale sui possibili problemi idraulici e idrogeologici del territorio veneto) spedisce un sms alle varie amministrazioni locali venete. Tale sms non viene ricevuto dal dirigente preposto del Comune di Vicenza alla Protezione Civile, ing. Carli, come egli stesso attesta.

L'indagine interna formale che il sindaco ha disposto stamani, a cura del direttore generale Vetrano, congiuntamente alla richiesta di informazioni che lo stesso Vetrano ha inoltrato al CFD, chiarirà i motivi per cui tale sms non sia stato ricevuto dal responsabile comunale, Carli.
In ogni caso, si rileva che il contenuto del sms appare generico: si parla di "precipitazioni abbondanti" ma di "quantitativo incerto", e si invitano i responsabili locali a monitorare gli aggiornamenti online a cura del CFD. I successivi bollettini del CFD, come si vedrà meglio qui di seguito, non contengono tuttavia allerte più gravi né alcuna previsione di possibili esondazioni della gravità di quanto poi accaduto.
Si sottolinea anche che tale sms, presumibilmente a causa della sua genericità e del successivo bollettino analitico ufficiale del CFD (30 ottobre), non fa scattare misure particolari nelle diverse amministrazioni locali (decine) i cui territori sarebbero stati poi colpiti dall'alluvione, e in cui allo stesso modo che a Vicenza si lamentano danni a beni mobili che sarebbero stati evitabili a fronte di un'allerta tempestiva.
Sabato 30 ottobre
Il CFD dirama (fax) il bollettino analitico. Per la zona Vene-E, in cui ricade il territorio del comune di Vicenza, viene indicato lo stato di pre-allarme sotto il profilo idraulico e idrogeologico. Il grado di allerta per la zona Vene-E è definito "moderato". Nella sezione di valutazione della situazione, si riporta: "Il possibile verificarsi di forti rovesci potrebbe creare disagi al sistema fognario e lungo la rete idrografica minore".
Il bollettino inviato via fax invita a monitorare, nelle giornate successive, gli aggiornamenti online pubblicati ogni 6 ore dal CFD.
Domenica 31 ottobre
I diversi bollettini online pubblicati dal CFD nell'arco della giornata (si vedano per esempio quello delle 16 e quello delle 22 di domenica 31 ottobre) non contengono previsioni né allerte su possibili esondazioni, nonostante l'indicazione di una crescita costante del livello idrometrico dei fiumi. Viene registrata nuovamente l'assenza di criticità sul territorio regionale, e parimenti si rinnova la valutazione secondo cui "Il possibile verificarsi di forti rovesci potrebbe creare disagi al sistema fognario e lungo la rete idrografica minore".
Lunedì 1 novembre
Il bollettino pubblicato online dal CFD alle ore 4 di lunedì 1 novembre registra per la prima volta le prime esondazioni avvenute a nord del capoluogo, e per la prima volta lancia l'allarme sul rischio di possibili ulteriori esondazioni nel territorio di Vicenza. A quell'ora, il Comune di Vicenza ha già attivato le procedure di allerta di propria iniziativa da alcune ore (circa 5 ore), e l'acqua inizia a invadere le prime strade.
Alcune note ulteriori
Appare evidente, analizzando la concatenazione tra le allerte ricevute e le risposte attivate dalle amministrazioni comunali venete, un'omogeneità di comportamento: quasi nessuna amministrazione locale ha attivato contromisure (quali l'allerta alla popolazione) in misura tale da ridurre in misura ampia i danni ai beni mobili (i danni agli immobili non sarebbero stato evitabili in ogni caso). Il che ammette solo due possibili spiegazioni: o tutte le amministrazioni comunali hanno fallito nell'interpretare correttamente le informazioni diffuse dal CFD, o la qualità di tali informazioni non era tale da indurre le amministrazioni ad assumere comportamenti differenti (incremento allerta, azioni attive di evacuazione o rimozione beni mobili).
L'amministrazione di Vicenza ha agito, di propria iniziativa e grazie all'osservazione empirica dei livelli idrometrici, anticipando di alcune ore la dichiarazione di allerta esondazione del CFD (avvenuta solo alle 4 di lunedì 1 novembre).
L'azione intrapresa ha consentito di allertare una porzione ridotta della popolazione, per alcune ragioni:
- L'assenza di un'allerta data con anticipo (in particolare sul rischio di esondazioni) non aveva portato a mobilitazioni straordinarie di personale per la gestione delle emergenze. Quando scatta l'allerta autonoma del Comune di Vicenza, siamo nella notte di una domenica prefestiva.
- L'assenza di indicazioni o allerte sulla possibile entità (rivelatasi poi "eccezionale" e "secolare") della piena induce a considerare come zona di intervento la zona di esondazione classica, così definita dal piano per la gestione delle emergenze redatto dal Comune e non eccepito dagli enti di livello superiore, che circoscrive l'area di maggior fragilità idraulica e idrogeologica a quella attorno a Ponte degli Angeli.


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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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