Scandian (Cna Vicenza): anche politica locale faccia pressing per post-moratoria debiti
Martedi 18 Gennaio 2011 alle 22:08 | 0 commenti
Silvano Scandian, Cna Vicenza - Il 31 gennaio scade la moratoria sui debiti delle Pmi. Scandian: "servono rapidamente proposte per accompagnare le imprese nel percorso di uscita dalla crisi, privilegiando iniziative di crescita e di sviluppo, rispetto a operazioni di semplice copertura di perdite relative a finanziamenti pregressi".
"A fine mese le PMI dovranno affrontare la scadenza della moratoria dei debiti promossa dall'ABI per fronteggiare la crisi. Ma il congelamento delle rate di mutui e leasing per fronteggiare la carenza di liquidità provocata dalla recessione non ha al momento alcuna alternativa. Il presidente ABI, Giuseppe Mussari, ha garantito che entro gennaio arriverà uno strumento alternativo, rivolto anche a chi ha già usufruito della precedente moratoria, ma ad oggi non c'è alcuna certezza. Le pmi devono sapere cosa aspettarsi. Lo afferma Silvano Scandian, presidente di CNA Vicenza (Associazione che rappresenta circa 3000 tra artigiani e piccoli imprenditori locali), richiamando la lettera inviata al ministro Tremonti da Rete Imprese Italia, per sottolineare la necessità di "fornire adeguato sostegno a quelle imprese che, pur avendo usufruito della moratoria ed essendo in regola con il rimborso del proprio debito, trovano difficoltà nel far ripartire la propria attività a causa della mancanza di capitale circolante". A questo proposito, Scandian valuta positivamente l'ipotesi che l'accordo ‘post moraroria' che le parti saranno chiamate a definire faccia leva su due strumenti: la ristrutturazione dei debiti a medio/lungo termine e un finanziamento aggiuntivo del capitale circolante per far fronte ai fabbisogni finanziari generati dalla ripresa delle attività .
Sono quattro le direttrici lungo le quali il Rete Imprese Italia ritiene debba articolarsi il nuovo accordo, in continuità con il percorso avviato con l'Avviso comune sulla moratoria:
- individuare strumenti coerenti con una fase economica che conserva forti elementi di incertezza;
- replicare il metodo di lavoro che ha contraddistinto l'esperienza della moratoria, caratterizzato da poche misure semplici, chiare e di agevole attuazione senza ricorso a risorse pubbliche;
- non penalizzare le imprese nelle condizioni di accesso al credito;
- valorizzare le garanzie pubbliche e quelle rilasciate dai Consorzi Fidi.
Scandian, nel sottolineare l'importanza di queste condizioni, ribadisce infine che "la funzionalità del nuovo accordo non potrà essere subordinata a meccanismi di accesso diretto e automatico al Fondo Centrale di Garanzia, perché così si rischierebbe di snaturare le finalità del Fondo, il cui funzionamento sarà peraltro oggetto di una revisione complessiva".
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