Scandalo Borgo Berga, Variati ascoltato dall'Anac: "Sono andato spontaneamente, a spiegare perché con la Variante ci siamo comportati bene"
Venerdi 6 Novembre 2015 alle 15:38 | 0 commenti
È arrivata stamattina, per conoscenza, a Palazzo Trissino la notifica del decreto ingiuntivo del Gip sul sequestro del cantiere del "lotto E" di Borgo Berga. "Ci è stato notificato per giusta informazione", ha spiegato oggi il sindaco, annunciando di essersi recato, nei giorni scorsi, negli uffici dell'autorità anticorruzione di sua spontanea volontà per portare le ragioni del Comune sulla vicenda: "Sono andato a spiegare perché il Comune ha inteso di avere operato bene".
Il sequestro della Forestale, avvenuto lo scorso mercoledì, degli ottomila metri quadrati su quali sono previsti undici appartamenti residenziali, è avvenuto su ordinanza del giudice Gerace, con motivazioni - già denunciate dai comitati - che vanno dalla mancanza di un adeguato studio idrogeologico sulla zona e l'assenza di un bacino di laminazione in una zona particolarmente fragile sotto quell'aspetto. L'inchiesta riguarda sia il piano del 2003 - amministrazione Hullweck - sia la variante del 2009, emessa dalla Giunta Variati e approvata dal Consiglio Comunale
Notifica stamattina il decreto ingiuntivo del gip anche se è diretto verso i privati i comuni e notificato per giusta informazione. Nei giorni scorsi, anche per rispetto dell Anac, quando sono andato amRo,a mio chiesto e ottenuto una audizione presso il consiglio dell Anac, da bardi e checchinato accompagnato dove siamo andati a dire le ragioni dove il comune intende di avere bene operato in sede nella variazioni del Pua.
"Tengo a precisare che c'è una differenza rispetto alla responsabilità politica e quella gestionale - ha commentato Variati - io quel Piruea non l'avrei mai fatto, non mi sono ritrovato un piano ma una già struttura molto avanti. La variante? Abbiamo chiesto di scoprire il fiume e di fare una pista ciclabile, non abbiamo fatto un intervento nel Prg. L'orientamento amministrazione era di migliorare quella zona e ci è sempre stato detto che i passi amministrativi erano corretti".
Il sindaco ha insomma ribadito che responsabilità politiche, su quella variante messa sotto accusa, non ci sono da parte dell'amministrazione. Ha insomma giocato addirittura d'anticipo il sindaco, visto che a Roma c'è andato proprio lo stesso giorno del sequestro ma con un appuntamento già fissato da tempo. "Non mi sono messo in una logica di attesa ma ho chiesto e ottenuto assieme ai dirigenti di essere ascoltato dai vertici dell'Anac, io non mi sono mai nascosto nella mia vita di amministratore. Adesso attenderemo le loro risposte". Per quanto riguarda infine la questione dell'iscrizione nel registro degli indagati del direttore generale del Comune di Vicenza Antonio Bortoli, al tempo dirigente dell'urbanistica, con l'accusa di aver favorito i privati nella realizzazione del complesso, il giudizio di Variati rimane invariato: "Se è ancora al suo posto vuol dire che la mia posizione nei suoi confronti non è cambiata, io mantengo la fiducia su di lui: un conto è sbagliare, altro è sbagliare in malafede".
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