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"Scaccomatto a Raimondo? Ma valà!": l'ex sindacalista a caccia di "eltamiso" setaccia Aim & AMCPS

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Lunedi 17 Novembre 2014 alle 10:14 | 0 commenti

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Giuliano Raimondo, "ex segretario generale provinciale della Federazione Nazionale Lavoratori Energia ed ex coordinatore servizi pubblici locali per la Cgil Vicenza fino al 31 dicembre 2012", ci aveva già inviato una replica a un commento sulla sua nota («Caso Amcps e dintorni, Raimondo: difficoltà da ricercare nei vertici») postato con la  firma "eltamiso" (in dialetto "el tamiso" è il setaccio usato un tempo per le granaglie, da qui la foto) .

Ma, pare, che "l'ex..." si voglia togliere a puntate qualche sassolino dalla scarpa per cui ci invia un'ulteriore  nota che numera come 1. Quindi arriverà la 2 perchè, lui dice, verrà fuori non solo il nome reale di "eltamiso", che dice sia «al soldo della municipalizzata» ma anche a quali interessi risponda. Nel frattempo l'anonimo commentatore tace... mentre «i telefoni Amcps non rispondono» alle accorate chiamate di emergenza di Marcello Vezzaro, sindao di Caldogno.

Conoscendo la storia e le lotte di Raimondo e in attesa di repliche anche da parte dell'azienda, che non può farsi "tutelare" solo da un n.n., dia o spazio alle considerazione dell'ex segretario generale provinciale della Federazione Nazionale Lavoratori Energia ed ex coordinatore servizi pubblici locali per la Cgil Vicenza fino al 31 dicembre 2012...

 

Scaccomatto a Raimondo? "ma valà!"

 

Al Direttore di "Vicenzapiu.it"

Egregio Signore,
prima di tutto corre l'obbligo di riconoscere, con convinzione, lo sforzo profuso dal Presidente/Operaio di Valore Città AMCPS Matteo Quero e dal Direttore Renato Guarnieri per il necessario indispensabile riassetto della Valore Città AMCPS e per poter partecipare anche alle gare per l'acquisizione di appalti, evitando i pericoli di eventuali ricorsi da parte di concorrenti non vincitori.
All'insieme dei dipendenti di Valore Città AMCPS, già nel precedente scritto mi sono espresso con solida convinzione per quella disponibilità culturale che ha permesso un generoso accordo sulla flessibilità dell'orario di lavoro, il quale, tramite le loro RSU, ha dato origine a un "coraggioso" accordo con la Controparte.
Invece, con l'aiuto di un buon Dio e senza tanti sforzi, il senzavolto che si firma "eltamiso" sembrerebbe essere, come pensano tanti dipendenti di AIM, una persona che paghiamo con le bollette. Infatti il suo lessico e "tono", dicono sia molto simile a quello che si sente per le scale o in un ufficio particolare. Quindi non occorre tentare di scomodare la polizia postale per tentare di conoscerne il nome, la quale ha già tanto lavoro da svolgere per indagare su pedofili, sui corrotti o altri soggetti che delinquono.

L'"eltamiso" tramite il quotidiano on line che lei dirige mi scrive: "Ma valà Raimondo: e' già la seconda lettera che scrivi su AIM, dopo il commento firmato Cgil Vicenza sul GdV dove pure hai usato il termine "manico". Stai sereno, già che sei in pensione dopo una dura vita di lavoro come sindacalista. E poi, dai, io non ci credo, ma si dice in giro - ripeto, io non ci credo - che ce l'hai con AIM solo perchè da ex sindacalista (defenestrato dalla CGIL?), ora non puoi più godere di piccoli privilegi che ti eri accaparrato in Azienda? Dai, ritirati e lascia le cose serie ad altri. Ciao Raimondo", lasciando forse importanti indizi per la sua facile individuazione.

Direttore, se me lo concede, ecco alcune osservazioni/opinioni di merito, rispetto a passaggi scritti del codardo "eltamiso", richiamando alcuni punti per aggiungervi qualcosa di personale.

L'"eltamiso" scrive "Stai sereno già che sei in pensione dopo una dura vita di lavoro come sindacalista. E poi, dai, io non ci credo, ma si dice in giro - ripeto, io non ci credo". Se tal codardo non crede, è senz'altro molto in ritardo, in particolare rispetto a quanto è successo in AIM e non solo, dal 1972 al 31 dicembre 2013, ossia da quando ho cominciato balbettando a interessarmi anche delle municipalizzate che non erano ancora SpA. Comunque un contributo storico glielo posso dare anch'io tramite tutto quello che gelosamente conservo perché io non sono nato per fare il mestiere del sindacalista. A quella mission vi sono arrivato per rivincita a seguito di due licenziamenti senza giusta causa. Ricordo, a mo di cronaca, come nell'Ente di totale proprietà pubblica che mi pagava con il ricavo dalle bollette degli utenti, come in una sede locale di quello che era un Ente pubblico, mentre si criticavano gli operai dell'Alfa sud perché trovati a giocare a pallone durante l'orario di lavoro, il sottoscritto, senza indugi e senza rumore, si è rivolto all'allora dirigente di zona (ora defunto a differenza di chi è tuttora testimone in vita) affinchè intervenisse per evitare che qualcuno durante l'orario di lavoro giocasse -nella sala preposta per la formazione e per le assemblee, a ping pong. Siccome l'ordine di togliere il tavolo del ping pong era dato a un tecnico "particolare", come FNLE-CGIL perdemmo due iscritti. Era per me comunque un dovere civico che ho sempre esercitato, per rispettare, prima di tutto chi paga le bollette, dalle quali si ricavavano anche i contributi per la mia pensione e che ora debbo continuare a onorare in termini di impegno continuo.
Quel richiamo furbesco al "manico" da parte del codardo è un squallida carognata che va sicuramente interpretato come tentativo di strumentale difesa per chi lo ha destinato nell'attuale posto di lavoro e non come riferimento a altri volgari "manici".

Il codardo ce l'ha con la funzione che ho svolto in AIM! Beh, come "servo" lo capisco, ma la storia di AIM preoccupa/va a chi sta a cuore anche i beni comuni come i servizi erogati da AIM, e il sottoscritto non è sicuramente da annoverare tra gli ultimi.

L'"eltamiso" insinua che sarei stato "defenestrato dalla CGIL"? Mi spiace anche qua deludere "eltamiso" ma non mi risulta. Nè eventuali interessati avrebbero eventuali elementi per farlo perché la mia mission è come una casa di vetro ove si vedono i risultati. A differenza di alcune aziende pubbliche, ove, purtroppo, occorre ritornare a far "ballare" i dirigenti a tempo indeterminato per farle funzionare come le altre, tante, con gestione sostanzialmente virtuose - quel riferimento al "ballare" mi auguro non venga mal interpretato.
L'"eltamiso" insinua su "piccoli privilegi che mi ero accaparrato in Azienda"? È la confessione di chi lavora sicuramente per "Pirro" perché non sono stato dipendente di AIM, nè tantomeno al suo interno tengo famiglia. Il mio impegno e anche come alcuni volantini sindacali lo confermano. Piuttosto sarei curioso di conoscere chi e come paga "eltamiso" (una busta paga sarebbe già un sufficiente indizio ma...!)
Riguardo al "ritirati e lascia le cose serie ad altri!" osservo che questo è un linguaggio obliquo verso una persona che paga regolarmente le bollette ad AIM e alla quale è un po difficile il fargli fare la figura di quel sig. Razzi che tanto ridere fa al venerdì sera il Paese. E magari lo paghiamo noi tramite le bollette, tra le quali quelle di chi senza reddito va faticosamente avanti tramite la solidarietà non predicata che d'inverno assicura loro anche un po di caldo.
L'"eltamiso", se veramente dipendente di AIM, va cacciato perché di quella "inaffidabilità" il Gruppo di proprietà dei "vicentini" può farne sicuramente a meno perché è come la tara. "Nel mercato del lavoro c'è tanta affidabile professionalità anche femminile per sostituirlo, sicuramente a costo economico più contenuto"
Nello scusarmi per il pistolotto, la saluto cordialmente e ringrazio per l'ospitalità che gradirei più spesso anche altrove, pur se accompagnata da eventuali e salutari critiche, se queste concorrono alla crescita di quel bene comune definito "democrazia" senza aggettivi.
Giuliano Raimondo (ex ...)


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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