Sbrollini,Interni: 650 precari più interinali e ...
Lunedi 19 Luglio 2010 alle 10:48 | 0 commenti
Daniela Sbrollini, Partito Democratico - Interrogazione, Atto Camera, Interpellanza urgente 2-00783, presentata da DANIELA SBROLLINI, giovedì 1 luglio 2010, seduta n.346
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, per sapere - premesso che: con decreto 11 settembre 2007, il ministero dell'interno ha indetto, per il personale precario della sua stessa amministrazione, una procedura concorsuale per titoli ed esami, al fine di assorbirne 650 unità (tra cui circa 10 impiegati a Vicenza, n.d.r.) con contratto a tempo determinato;
al concorso erano ammessi i profili professionali di coadiutori amministrativi contabili, area funzionale B, posizione economica B1, da assegnare agli uffici delle questure e allo sportello unico per l'immigrazione presso le prefetture;
il contratto a tempo determinato, della durata totale di 36 mesi, costituiva requisito necessario per la stabilizzazione definitiva dei 650 precari, secondo la legge allora vigente e successivamente abrogata;
il 2 gennaio 2008, con decreto ministeriale 3 settembre 2007, decreto ministeriale 28 dicembre 2007, decreto ministeriale 20 febbraio 2008, decreto ministeriale 9 settembre 2008, si è proceduto all'assunzione a tempo determinato delle 650 unità , attraverso concorso pubblico per titoli ed esami;
i 650 coadiutori amministrativi contabili hanno sottoscritto un primo contratto individuale della durata in realtà solo di un biennio (2008-2009), cui agganciare per il 2010, una proroga contrattuale di un ulteriore anno in quanto, come riportato da circolare urgentissima dello stesso Ministero dell'interno 31 dicembre 2008 prot. n. M/6161/650 COAD: «(...) avrà , al momento, durata di ventiquattro mesi non sussistendo la piena copertura finanziaria, relativamente ai previsti trentasei mesi. Si fa presente, comunque, che una volta acquisiti i necessari finanziamenti si procederà alla proroga dei citati contratti per ulteriori 12 mesi»;
con ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3828 del 27 novembre 2009, concernente «Ulteriori disposizioni urgenti di protezione civile per il contrasto e la gestione dell'eccezionale afflusso di cittadini di Stati non appartenenti all'Unione europea», pubblicata in Gazzetta Ufficiale 5 dicembre 2009, è stata autorizzata la proroga della durata dei contratti a tempo determinato del personale assunto presso gli sportelli unici (ai sensi dell'articolo 1, comma 349, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, entro i limiti di spesa di 1,6 milioni di euro) fino al 31 dicembre 2010;
il Sottosegretario di Stato dell'interno, onorevole Nitto Francesco Palma, in risposta all'interrogazione presentata il 10 dicembre 2009 dall'onorevole Marco Minniti (4-05236), ha dichiarato che la stessa ordinanza autorizza il Ministero dell'interno e il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e utilizzare, per un periodo non superiore a sei mesi, per il tramite di una o più agenzie di somministrazione di lavoro interinale, rispettivamente 650 e 300 unità , da destinare alle sedi interessate dalle procedure di emersione;
secondo le stesse pubbliche amministrazioni interessate, le 650 unità vincitrici di detto concorso (con contratto in scadenza a fine 2010) che attualmente prestano servizio presso gli sportelli unici per l'immigrazione delle prefetture nonché gli uffici immigrazione delle questure risultano essere indispensabili per l'ordinaria e fluida attività degli uffici territoriali del Governo nonché degli uffici delle questure;
prova dell'importanza e della serietà con cui questi lavoratori quotidianamente operano sono le diverse note di merito a loro indirizzo da parte di diversi questori e prefetti, nonché le svariate comunicazioni inviate da dette autorità al Ministero dell'interno, atte a mantenere le 650 unità ancora in servizio ben oltre il 2010 e dunque con implicita richiesta di stabilizzazione di dette figure;
non si spiegherebbe ad oggi il motivo per cui la pubblica amministrazione abbia investito i fondi necessari all'espletamento di una procedura concorsuale prima, e di formazione con appositi corsi rivolti proprio a detto personale neo assunto dopo, dal momento che gli stessi prestavano già servizio espletando le medesime mansioni, seppur lavorando per il tramite di agenzia di somministrazione lavoro interinale;
si fa presente inoltre l'accesso, da parte di dette 650 unità , ad archivi contenenti documentazione ed atti coperti da segreto d'ufficio, dati sensibili a cui precedentemente avevano esclusivo accesso soltanto agenti di pubblica sicurezza, nonché l'uso quotidiano di strumenti e sistemi informatici ministeriali di rilevante importanza ad uso precedentemente esclusivo di organi di polizia;
la loro stabilizzazione scongiurerebbe dunque la dispersione di un patrimonio di conoscenza e nozioni davvero particolari e specifiche maturato in anni di lavoro precario ed esperienza su campo -:
se il Ministro intenda adottare tutti i necessari e urgenti provvedimenti per assicurare la stabilizzazione a tempo indeterminato delle 650 unità di cui sopra;
per quali ragioni, a dispetto dei 650 vincitori del predetto concorso il cui contratto scadrà a fine 2010, si sia pensato di immettere altro personale nell'Amministrazione, attraverso un'agenzia di lavoro interinale individuata mediante appalto pubblico, in particolare ulteriori 650 lavoratori interinali, per un periodo massimo di sei mesi, nella posizione economica ex B1;
se il Ministro intenda indicare i criteri di economicità e di buon andamento della pubblica amministrazione che hanno ispirato la decisione di far ricorso ad un'agenzia interinale per immettere nell'amministrazione ulteriori 650 lavoratori interinali per soli sei mesi ben sapendo che la spesa media di un lavoratore interinale è circa il doppio di quella rappresentata da un lavoratore a tempo determinato;
come il Ministro intenda gestire il passaggio tra il 31 dicembre 2010 e il 1o gennaio 2011, visto e considerato che le figure professionali di cui sopra, chiamate a gestire e garantire un servizio indispensabile per l'operatività di prefetture e questure verranno nei fatti a mancare;
se il ministro stia valutando le ricadute negative sul tessuto sociale del Paese se si dovesse improvvisamente interrompere l'erogazione di un servizio fondamentale come quello garantito da questi lavoratori;
se il Ministro intenda sostituire il personale civile con personale di polizia e, se così fosse, come il Governo ritenga di garantire la sicurezza nel Paese sé si vedrà costretto a dislocare poliziotti per lo svolgimento di attività amministrativa.
Firmatari Sbrollini e altri
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