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Sbagliato questo federalismo municipale: VicenzaPiù 208

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 1 Marzo 2011 alle 11:02 | 0 commenti

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di Federico Formisano (Pd)

Non possiamo affrontare la questione delle ridotte capacità di spesa dei comuni senza prima valutare due aspetti: il patto di stabilità e il federalismo municipale. Il primo sta letteralmente strozzando i comuni e gli enti locali in genere senza tenere conto della distinzione esistente nei fatti fra comuni virtuosi e comuni spendaccioni.

La maggior parte dei comuni italiani appartiene alla categoria dei comuni che hanno amministrato bene le risorse;

altri invece hanno scialacquato in maniera imprudente: ci sono casi eclatanti come quelli Palermo, Catania, Roma dove si è arrivati al punto di effettuare assunzioni massicce o spese fuori controllo senza alcuna copertura economica.
Il federalismo municipale avanza con molta fatica nelle commissioni ed in parlamento. Sono un federalista convinto, ma il complesso di norme di cui stiamo parlando non mi convince affatto perché nasce da un compromesso iniziale che lo vizia e lo rende di fatto impraticabile. Mi spiego: per definizione il federalismo fiscale dovrebbe nascere attraverso una ridistribuzione fra stato ed enti territoriali delle imposte raccolte da cittadini ed aziende. Se oggi a Roma mandiamo 100, domani dovremmo trattenere nel territorio 70 ed inviare a Roma una quota per i servizi accentrati (Università, Istruzione in genere, Sicurezza, ecc). In realtà il cosiddetto federalismo municipale non attua questa ridistribuzione, ma attribuisce di fatto ai Comuni la possibilità di imporre nuove forme di fiscalizzazione. Lo Stato, in sostanza, continua bel bello ad incamerare il suo 100, potendosi permettere i soliti sprechi ed attribuendo la responsabilità di mettere le mani nelle tasche dei cittadini agli enti locali. E' evidente che, ove possibile, sindaci e amministratori locali vogliano evitare di appesantire il già eccezionale carico fiscale che pesa sui cittadini e sul sistema produttivo. Non rimane che agire di forbici, ben sapendo che la spesa discrezionale è molto limitata. Sono solo tre i settori su cui si può intervenire: cultura, sport e turismo. Ma come si possa ulteriormente saccheggiare settori come questi sui quali già in passato vi sono stati interventi radicali, sembra difficile da spiegare. L'assessorato alla cultura non riesce più a offrire contributi ad un associazionismo importante che oggi langue nell'inedia più totale, non riesce ad organizzare eventi espositivi di richiamo, non riesce a offrire eventi importanti musicali o teatrali che siano. Siamo in presenza di situazioni parossistiche in cui, in assenza di un intervento del privato, potremmo dover eliminare eventi di grande importanza come il ciclo degli spettacoli classici dell'Olimpico e persino il Festival Jazz. Lo stesso dicasi per il turismo e per i gemellaggi: in questi settori siamo vicini al punto zero. Una città come Vicenza patrimonio dell'Unesco non potrà nel 2011 effettuare una sola significativa iniziativa di richiamo turistico. Da ultimo lo sport: già da sempre relegato ad un ruolo di Cenerentola ed oggi ancora più sacrificato. Negli ultimi anni a Vicenza è sparita la pallacanestro maschile, è scomparsa la società di pallavolo femminile, che era stata per anni il fiore all'occhiello del movimento vicentino, sono in crisi mondi e settori importanti. Inoltre l'assessorato non può organizzare alcun evento promozionale o di richiamo. In sostanza non è che il Governo offra ai comuni molte possibilità di scelta: impone drastici e impopolari tagli dalle conseguenze sui servizi ai cittadini più che evidenti.

 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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