Sanità,Veneto promosso a pieni voti su erogazione LEA. Coletto: orgogliosi
Venerdi 19 Ottobre 2012 alle 16:51 | 0 commenti
Regione Veneto - "Sono le cure di cui la gente ha davvero bisogno. Grazie a tutta la squadra della nostra sanità . Basta tagli, abbiamo il diritto di pretenderlo".
"Ottenere un promozione a pieni voti sull'erogazione dei LEA nazionali è la miglior notizia che un sistema sanitario regionale possa ricevere. Livelli Essenziali di Assistenza, lo dice la parola stessa, sono tutta quella marea di prestazioni delle quali la gente ha davvero bisogno e senza le quali non si potrebbe parlare di sanità universalistica. Sono orgoglioso che il Veneto sia tra le sole 8 Regioni che hanno ottenuto questa patente di efficienza".
Lo sottolinea l'assessore alla sanità del Veneto Luca Coletto, commentando la diffusione degli esiti del monitoraggio del Ministero della salute sull'efficienza delle Regioni nell'erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza.
"Ringrazio le migliaia di uomini e donne che lavorano nella nostra sanità - aggiunge Coletto - perché il merito di questo successo è di tutta la squadra, che lavora in condizioni sempre più difficili: chi è chiamato ad amministrare ed è alle prese con un vero e proprio assalto alla diligenza di tagli indiscriminati a livello nazionale; e chi quotidianamente si danna nei reparti e sul territorio per dare sempre il meglio a chi ne ha bisogno".
"Il Veneto - prosegue Coletto - ha i conti in ordine ed è promosso a pieni voti nella materia più importante che sono i LEA. Il Veneto ha quindi il sacrosanto diritto di pretendere di non essere coinvolto, al pari delle altre Regioni virtuose, in tagli lineari che, per come sono concepiti, non riconoscono le peculiarità delle azioni positive che si esercitano sui territori, risparmiando il risparmiabile ma senza intaccare qualità e quantità dei servizi. In questo Paese è in atto una palese manovra di ricentralizzazione della sanità - aggiunge l'assessore - che avrebbe effetti devastanti, appiattendo tutto in un grigio indistinto. Se invece, ad esempio, si analizza compiutamente il monitoraggio Lea - aggiunge - si scopre facilmente chi eroga i servizi necessari e quanto spende per farlo, si capisce perché tanti malati da tutta Italia vogliono venire a curarsi da noi, si definisce uno standard quali-quantitativo che dovrebbe diventare imperativo categorico per tutti. I criteri e i costi standard che sono la base per un federalismo sanitario virtuoso non sarebbero così difficili da individuare e applicare se solo si volesse, ottenendo enormi economie e costringendo chi spreca a darsi da fare davvero per smetterla".
Coletto conclude dicendosi "particolarmente soddisfatto" per il grande risultato attribuito al Veneto sugli screening di primo livello per cervice uterina, colon retto e seno. "Sono azioni di prevenzione fondamentali per evitare e curare tanti casi di tumore e altre gravi patologie - dice - e avere conferma che su questo fronte i nostri cittadini sono assistiti al meglio è un'ottima notizia".
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