San Camillo, gestione Ipark, Bertinato: "Impossibili assunzioni senza concorso". E sul caso di decesso: "L'infermiera ha fatto suo lavoro perfettamente"
Domenica 22 Novembre 2015 alle 21:51 | 0 commenti
Il direttore generale di Ipark, Giulio Bertinato, precisa quanto già dichiarato a questo giornale sulla vertenza sindacale per far rientrare nella nuova gestione Ipark le ex-dipendenti Bramasole. E sottolinea il fatto che, sul caso sollevato da Germano Raniero dell'ospite deceduto, il comportamento dell'infermiera addetta è stato impeccabile. "L'art. 73 citato del contratto collettivo UNEBA, non parla di passaggio diretto di dipendenti "in caso d'emergenza", ma riguarda il subentro tra soggetti privati nella gestione di un appalto - spiega Bertinato - Nel nostro caso, per prima cosa non c'è subentro, in quanto l'Ipab riporta per così dire al suo interno il servizio attraverso la gestione diretta effettuata utilizzando la sua società Ipark".
"In secondo luogo - continua Bertinato -, è la natura stessa di Ipark, in quanto società a capitale integralmente pubblico, che esclude fin dall'agosto 2008 la possibilità di effettuare assunzioni senza l'effettuazione di procedure di selezione concorsuale". Una vertenza, quella della richiesta dei sindacati di assumere direttamente le ex-dipendenti Bramasole, che non può avere nessun sbocco. "Di fatto - aggiunge il direttore - è preclusa ogni possibilità di passaggio diretto di personale alle dipendenze di Ipark. In questo Ipark ha gli stessi vincoli di un qualunque ente pubblico".
Per quanto riguarda invece il comportamento dell'infermiera che, secondo i sindacati, avrebbe rallentato le procedure post-mortem nei confronti di un ospite deceduto pochi giorni fa, Bertinato sottolinea che la dipendente "è stata perfettamente in grado di fare il proprio lavoro, pur nella oggettiva delicatezza di un momento come il decesso notturno di un ospite. Oltretutto, l'infermiera è stata coadiuvata telefonicamente dalla sua coordinatrice, che era a casa poiché oramai era notte inoltrata e che ha comunque garantito reperibilità alla collega in caso di bisogno".
Infine, sulla sua dichiarazione che un infermiere con più anzianità che si trova di fronte a una situazione come il trapasso di un ospite, abbia più "aplomb" di una giovane, precisa: "Un infermiere che svolge quel mestiere magari da lustri, può senza dubbio acquisire un distacco professionale, nel momento del trapasso di un paziente, che una giovane professionista ancora non può aver sviluppato e che anzi non deve ancora aver sviluppato. Questa notazione di carattere meramente psicologico, intendeva essere un gesto di solidarietà verso la nostra giovane collaboratrice e un apprezzamento della professionalità dimostrata da questa brava infermiera in un momento così delicato".
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