San Bortolo, Prc-Fds: "Situazione sempre più grave, lunghe le liste di attesa"
Giovedi 31 Gennaio 2013 alle 14:39 | 0 commenti
Antonella Zarantonello, responsabile Dipartimento PRC FDS Vicenza Sociale-Sanità -Disabilità e candidata nel collegio Veneto al senato per Rivoluzione Civile - Preoccupati per la salute dei cittadini vicentini denunciamo la situazione sempre più grave al San Bortolo di Vicenza, anche oggi nella cronaca vicentina, si evidenziano le lunghe liste di attesa. Le aree più critiche: oculistica, cardiologia, urologia, medicina internistica.
La scorsa settimana il grido di allarme lo aveva lanciato, la specialità di cardiologia pediatrica in cui, in questo momento, per carenza estrema di personale, non è possibile neppure fissare la visita, la lista è chiusa; anche questo reparto, rischia la paralisi. E ora, visto anche l'aumento dei casi di leucemia rara e acuta anche nel vicentino, a lanciare l'allarme è il laboratorio di tipizzazione Hla, sigla che sta per Human leucocyte antigens, che si occupa delle cellule staminali e rischia la paralisi. Il laboratorio di genetica e diagnosi prenatale rischia di chiudere e di vedere di esternalizzati li esami diagnostici importanti anche per la prenatale, con alti costi insostenibili, da parte dell'ULSS n 6.
L'allarme è stato lanciato, infatti, ieri sul "Il Giornale di Vicenza" da Alberta Alghisi, primario del Servizio immunotrasfusionale che denunciava la situazione del laboratorio e del reparto dove in questo momento operano solo due biologhe e un tecnico, poiché la terza, una co.co.co, che ha cessato il servizio il 3 gennaio, non le è stato rinnovato il contratto. La primario dichiara "abbiamo bisogno di un altro biologo e di 4 tecnici, anche non tutti subito, altrimenti c'è il rischio di chiudere.
La Regione Veneto, non può d'esimersi dall'accogliere il grido di aiuto ed intervenire affinché, l'USL 6 provveda a risolvere la questione, anche accogliendo la proposta della primario cioè " cambiare il regolamento per assicurare la turnazione del personale fra le varie aziende vicentine; portare avanti la raccolta del sangue cordonale coinvolgendo le Ulss 3, 4 e 5; attuare il progetto di chiamata dei donatori in relazione al fabbisogno." Si continua a parlare nel piano sanitario regionale di ospedali unici, di sperperare danaro, magari in projet financing, per nuove strutture ospedaliere. Questo spreco delle risorse finanziare e professionale, continua evidenziare una incapacità direzionale e manageriale, che non è in grado di investire e gestire, le poche risorse per il mantenimento dei laboratori e dei servizi, anche di eccellenza, nei vari presidi ospedalieri, ma pensa di fare cassa decurtando i servizi e il personale, aprendo nuovi presidi ospedalieri unici, Tutto ciò a scapito della salute dei cittadini. Una situazione che è insostenibile sia da parte dei cittadini che rischiano di aggravare lo stato della loro salute per disservizio, sia del personale medico che non è messo nelle condizioni di poter espletare il suo compito.
Le chiusure delle tante strutture ospedaliere, la soppressione di tanti reparti e i tanti tagli effettuati non hanno creato efficienza e tanto meno unità di eccellenza, hanno invece declassato il servizio sanitario, portando ad un peggioramento della vita media.
Chiediamo: che fine ha fatto il personale medico e sanitario dei reparti e delle strutture soppresse? Perchè invece di esternalizzare le ricerche di laboratorio all'esterno con un rincaro dei costi, non si assume personale per continuare a dare un servizio all'utenza? Chiediamo di investire nei servizi già offerti e di non sprecare il danaro in nuovi plessi ospedalieri, non necessari; quelli esistenti, possono essere riutilizzati e riqualificati. Le risorse economiche vanno spese per fornire un servizio sanitario efficiente e non per fare bussiness sanitario.
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