Sale giochi: dopo regolamento variante urbanistica contro il fenomeno
Mercoledi 1 Febbraio 2012 alle 19:42 | 0 commenti
 
				
		Francesca Lazzari, Ruggero Tommasi, Comune di Vicenza - Sale giochi: il Comune rafforza i vincoli per le nuove aperture preparandosi ad adottare una variante alle norme tecniche di attuazione del piano regolatore. Il documento recepisce e trasforma in prescrizione urbanistica quanto già previsto nel recentissimo regolamento comunale approvato il 19 dicembre all'unanimità dal consiglio comunale. "Si tratta - ha detto oggi l'assessore all'innovazione e progettazione del territorio Francesca Lazzari - di un passaggio normativo che anticipa il nuovo piano degli interventi, regolando la problematica delle sale giochi dal punto di vista urbanistico" (foto VicenzaPiu.com).
"E' il massimo che il Comune può fare per contenere un fenomeno dai  livelli preoccupanti - ha aggiunto l'assessore allo sviluppo economico  Tommaso Ruggeri - A tempi di record l'amministrazione comunale rafforza  con questo nuovo provvedimento il regolamento comunale approvato a  dicembre per rispondere ad un'aspettativa della comunità, sempre più  preoccupata dal dilagare del fenomeno delle sale giochi, come dimostra  la mobilitazione di migliaia di cittadini, riuniti in comitati promossi  anche da alcune scuole. Questo passaggio renderà ancora più difficile  aprire nuove sale in città e diventerà uno strumento utile anche alla  questura, che si occupa dell'autorizzazione delle sale scommesse e sale  bingo".
Il provvedimento conferma e ribadisce tutti i vincoli che il  regolamento pone alle nuove sale per la pratica del gioco: trovarsi al  piano terra di edifici a destinazione ed adeguata potenzialità  commerciale lontani almeno 500 metri da scuole, luoghi di culto, centri  giovanili, strutture sanitarie e caserme, almeno 300 metri dal perimetro  dei beni monumentali Unesco, almeno 100 metri dagli incroci stradali  (50 metri se si tratta di strade locali) e con adeguata presenza di  parcheggi . 
Grazie a queste disposizioni Vicenza diventa apripista  per gli altri Comuni che hanno già chiesto copia dei provvedimenti  adottati: "Del resto a livello nazionale - ha concluso Ruggeri - si è  passati da una spesa di 13 miliardi di euro giocati nel 2003 a 77  miliardi nel 2011. Senza contare che la dipendenza dal gioco, che  coinvolge già 800 mila italiani, non riguarda solo le sale, ma anche le  giocate attraverso internet. Grazie anche all'impegno di molti  consiglieri di maggioranza e minoranza, tra i quali Raffaele Colombara e  Fioravante Rossi, noi stiamo facendo quanto è nelle nostre possibilità  per porre dei vincoli, ma è scandaloso che lo Stato non sia ancora  intervenuto in modo adeguato per contrastare il propagarsi di questo  disastro".
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.
 
  
		
		
	 
				     
				     
				     
				    