Sala operatoria di Neurochirurgia a Vicenza. Nursind sospende lo stato di agitazione
Venerdi 19 Maggio 2017 alle 17:15 | 0 commenti
Sembra essersi concluso nel segno della ragionevolezza il tentativo di conciliazione svoltosi oggi in Prefettura tra Nursind ed amministrazione dell'Ulss 8 Berica, relativamente alle difficoltà denunciate dal personale attraverso il sindacato più rappresentativo delle professioni infermieristiche. "Gli infermieri sono lavoratori abituati a fare, più che a chiedere o a lagnarsi - spiega il segretario provinciale del Nursind di Vicenza, Andrea Gregori - ma non si può tacere quando sul piatto della bilancia le richieste nei loro confronti sono eccessive e non garantiscono i diritti di chi è in prima linea in corsia e, tanto meno tutelano i cittadini che hanno diritto di poter usufruire di un servizio di qualità ed efficiente".
Un primo segnale di apertura sembra essere giunto, quindi, con l'incontro di questa mattina in Prefettura, dopo che il Nursind aveva evidenziato che il personale della Neurochirurgia di Vicenza era costretto a lavorare in regime di reperibilità con orari pesanti, a scapito della propria salute e della sicurezza dei pazienti. "Possiamo dirci soddisfatti rispetto alla volontà manifestata dall'amministrazione dell'Ulss 8 Berica rispetto ai residui della produttività 2016. I relativi pagamenti - aggiunge il segretario Gregori - sono previsti tra luglio ed agosto. Soltanto una volta effettuati verrà ritirato lo stato di agitazione. Al momento, comunque, possiamo dire che il confronto è stato soddisfacente, ma attendiamo gli atti concreti anche nel dare, oltre che nel togliere".
Il Nursind, infatti, lamentava il fatto che l'amministrazione non applicava il buon senso rispetto ai notevoli sacrifici degli infermieri per tutelare i pazienti, ma soltanto in una logica di convenienza aziendale e contenimento dei costi dando le spalle alla qualità del servizio. "Auspichiamo che quanto dichiarato in Prefettura oggi diventi realtà - conclude il segretario Gregori - ma qualora ciò non si verificasse siamo pronti a procedere, come preannunciato, con tre giorni di sciopero della sala operatoria di Neurochirurgia, con le evidenti ripercussioni sugli utenti".
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