Sagre, Confcommercio: garantire gli stessi standard a cui sono sottoposti i bar
Giovedi 18 Luglio 2013 alle 18:07 | 0 commenti
Ernesto Boschiero, Confcommercio Vicenza - Sagre e feste popolari sono eventi importanti, ma va garantito il rispetto delle fondamentali regole di sicurezza e di igiene. La richiesta arriva da Confcommercio Vicenza, che nei giorni scorsi ha scritto una lettera al Prefetto Melchiorre Fallica, firmata dal direttore dell’Associazione Ernesto Boschiero.
Nella quale si sottolinea la necessità di “evidenziare alle Amministrazioni Comunali della provincia di Vicenza le  indicazioni ed i conseguenti provvedimenti che le stesse dovrebbero adottareâ€, in caso, appunto, di autorizzazioni di sagre e feste, per rispettare le regole stabilite.
Pronta la risposta della Prefettura, che nei giorni scorsi, come evidenziato in un missiva inoltrata all’Associazione, “ha provveduto ad interessare tutti i Sindaci della provincia al rispetto delle norme di legge in occasione di mercati, sagre, fiere, a tutela della sicurezza e pubblica incolumità â€.
“L’intervento del Prefetto Fallica, che ringrazio per l’attenzione dimostrata alla problematica e per la sua tempestività di risposta, è per noi molto importante - spiega il direttore della Confcommercio di Vicenza Ernesto Boschiero –. Ricordare ai Comuni l’assoluta necessità di vigilare sul rispetto delle regole è, infatti, essenziale per eventi che hanno un forte richiamo di pubblicoâ€.
Sagre e feste sono sicuramente momenti di ritrovo e svago per la collettività e spesso sono uno strumento per promuovere la conoscenza del territorio, ma, considerato che queste iniziative spesso si affiancano all’offerta garantita da bar e ristoranti dei quartieri e dei paesi, bisogna quanto meno mettere tutti sullo stesso piano, soprattutto sul fronte della sicurezza. “Invece – continua il direttore Boschiero – si crea troppe volte una concorrenza che diventa sleale, poiché si basa su una sostanziale differenza di trattamento tra chi fa questa attività per professione, e deve attenersi a regole molto severe, e chi lo fa per “volontariatoâ€, pensando di essere esente da qualsiasi obbligo. In verità la sicurezza va garantita in tutti i casi – continua Boschiero –, così da prestare maggiore attenzione ed evitare casi come quelli successi recentemente alla sagra di Arcugnanoâ€.
La lettera di Confcommercio Vicenza, indirizzata al Prefetto Melchiorre Fallica, ha posto l’accento, in particolare, su quattro aspetti.
La necessità , anche in caso di spettacoli e intrattenimenti organizzati da circoli privati, di ottenere l’autorizzazione di agibilità , con parere della competente Commissione di Vigilanza. Quindi l’obbligo, a cui sono chiamati gli organizzatori di questi eventi, di predisporre uno specifico piano di emergenza.
Ci sono poi spettacoli e intrattenimenti, per i quali, scrive l’Associazione nella lettera al Prefetto, “si ritiene opportuno prevedere l’obbligo del rilascio della licenza di cui all’articolo 68 del TUPLS e le necessarie verifiche della Commissione di vigilanza, visti i rischi potenziali per il pubblico in termini di sicurezza ed indipendentemente dalla presenza o meno di strutture destinate agli spettatoriâ€. Infine il capitolo “Prevenzione incendiâ€, la cui normativa in alcuni casi si può applicare anche a sagre e feste.
“Si tratta in sostanza – è il commento di Ernesto Boschiero, direttore di Confcommercio Vicenza – di garantire gli stessi standard di sicurezza ad attività che per certi versi ricalcano quelle di un ristorante e di un barâ€.
E se poi vogliamo affrontare la questione in tutte le sue sfaccettature, continua Boschiero: “dovremmo parlare anche di tassazione, perché è indubbio che i vantaggi riservati dal fisco a questi eventi stanno alla base del proliferare di feste organizzate dalle associazioni più indefinite e che in molti casi nulla hanno a che fare con la tradizione popolare e gastronomica del territorioâ€. Insomma, troppe volte la festa diventa un modo per “fare cassa†in barba al fisco. “Invece anche qui si dovrebbe intervenire con una norma specifica – conclude Boschiero –: basti pensare che, secondo uno studio della Federazione pubblici esercizi nazionale, eliminando le esenzioni fiscali di cui beneficiano sagre, feste di partiti politici, circoli privati, circoli sportivi e quant'altro si recupererebbero le risorse sufficienti per evitare l’aumento dell’Iva previsto ad ottobre. Come dire: togliendo un privilegio di pochi, ne avremmo un vantaggio tutti, senza disparità di trattamentiâ€.
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