Rui,FdS:referendum e democrazia partecipata
Sabato 26 Febbraio 2011 alle 02:31 | 0 commenti
Irene Rui, PRC, FdS - I politici di professione, quando parlano di politica si dimenticano che la "politeia" non è altro che l'esercizio dell'espressione del popolo che si riunisce e decide democraticamente le azioni da intraprendere per il governo di una comunità o uno stato. La politica in questi anni è andata a scadere e non sempre i rappresentanti eletti dal popolo ne sono stati espressione o hanno svolto il compito per il quale sono stati eletti su un programma preciso.
Anzi spesso sono stati l'espressione dei loro interessi di movimento o coalizione politica e talvolta personali.
Il popolo non si sente più rappresentato e per questo chiede più democrazia e vuole legittimamente autorappresentarsi. Il vecchio modo di far politica non è più gradito e si prospettano esperienze di "democrazia partecipativa". Per farsi ascoltare il popolo non solo scende in piazza, ma chiede anche che negli statuti delle varie entità istituzionali sia previsto l'istituto del referendum popolare.
Questo è quello che accade anche per il Comune di Vicenza e che noi approviamo. Non solo, siamo anche dell'idea che non vi deve essere un quorum, o almeno deve essere molto basso (10% potrebbe andar bene). Siamo anche dell'idea che tale istituto, se non previsto, debba essere istituito in seno allo statuto sia per le Province, sia per le Regioni.
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