Rotondi e le dichiarazioni sui rumeni. Pupillo, Miniutti e Giacon: "imbarazzo"
Giovedi 4 Febbraio 2016 alle 22:13 | 3 commenti
Nota dei Consiglieri Comunali di Vicenza Capoluogo, Sandro Pupillo, Benedetta Miniutti e Gianpaolo Giacon
Abbiamo letto sul Giornale di Vicenza di ieri l'infelice affermazione dell'Assessore Rotondi riferita alle persone rumene presenti nel nostro territorio: "Cambiare la loro mentalità è impossibile: se non c'è riuscito il regime comunista di Ceausescu, come possiamo farlo noi?". Certi che per l'Assessore sia stata una battuta infelice, non possiamo non stigmatizzare le sue parole, prendendone le distanze con imbarazzo, ripensando ad una pagina così buia della storia recente del Novecento.Â
I venticinque anni del Regime di Ceausescu portarono alla miseria un intero popolo, privandolo delle libertà fondamentali, alimentando corruzione, terrore, violando i diritti umani e provocando l'isolamento dal mondo occidentale della Romania. Se comprendiamo che queste persone possano essere molto problematiche e poco collaborative, dall'altra siamo altrettanto convinti che non sia attraverso metodi dittatoriali che si risolvano i problemi: Historia magistra vitae! L'Amministrazione deve continuare ad avere un atteggiamento sempre fermo e deciso per chi non accetta e rispetta le regole, mettendo in pratica quanto previsto dalla legge,  ma crediamo  che il ruolo della politica debba essere quello di creare opportunità di crescita per tutti i cittadini, di far intravedere strade nuove, di sicurezza sociale, di integrazione, di inclusione, perché solo questo può garantire la serenità in una Città . Ed è quello che auspichiamo per la nostra amata Vicenza.
In sintesi, il concetto NON è più o meno questo:""Vi ho spiegato le motivazioni, NON ci posso fare nulla, perciò ,come dicono a Roma .....so c....vostri"" ????
Ma chi dovrebbe risolvere queste situazioni sgradevoli, di degrado civile e forse anche di "malavita organizzata" ?
I CITTADINI, NON votando più i Partiti, che hanno voluto Assessore il dott. Rotondi e che, nonostante tutto, lo mantengono in carica.
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Godiamo e speriamo che non sia uno scherzo di carnevale