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Rischi ambientali traforo del Monte Grappa, D'Incà attacca la Regione Veneto

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 3 Settembre 2013 alle 11:50 | 0 commenti

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On. Federico D'Incà, M5S - Martedì 27 agosto il deputato Federico D'Incà ha incontrato i comitati e i gruppi locali del MoVimento Cinque Stelle che si oppongono alla realizzazione del traforo del Monte Grappa e alla costruzione della Nuova Valsugana. "Ad oggi l'iter del progetto è fermo alla VIA nazionale" spiega D'Incà "disegno che ha richiesto alla Regione Veneto uno studio più approfondito in merito ai fenomeni carsici che interessano il Massiccio del Grappa.

Da questo studio si evidenzia come la progettazione di tali infrastrutture, in fase preliminare, abbia preferito la semplificazione, anziché, visto la sensibilità dell'area, una valutazione più approfondita con l’analisi di dati precisi che ne mettessero in luce la reale situazione". D'Incà spiega inoltre che i rischi sono enormi anche dal punto di vista ambientale come il possibile inquinamento delle falde acquifere che costituiscono i serbatoi di approvvigionamento di acqua potabile per migliaia di cittadini. A ciò si aggiunge anche un processo di aumento di costi con un uso indiscriminato del Project Financig che, come già sottolineato più volte dal MoVimento Cinque Stelle, è un problema che coinvolge molti progetti pubblici nella Regione Veneto. Spiega a tal proposito D'Incà:

“Attraverso questo meccanismo il traforo di 12 km sotto il Monte Grappa e la tratta autostradale potranno essere in equilibro finanziario con il passaggio di 30.000/40.000 autoveicoli contro i 10.000 12.000 attuali, numeri praticamente irraggiungibili”. Inoltre, una volta ultimata la tratta autostradale in Veneto, il Trentino non intende farla proseguire lungo la Valsugana in quanto la provincia autonoma preferisce indirizzare nuovi investimenti sulla rete ferroviaria sia per il trasporto merci che per lo sviluppo turistico. “Ritengo fuori da ogni logica un investimento di questo tipo” ribadisce D'Incà che sottolinea l'importanza di  risolvere prima le problematiche  del breve tratto dell’attuale Valsugana oltre allo sviluppo della metropolitana di superficie veneta e il fondamentale “Anello Ferroviario delle Dolomiti” con il tratto Dobbiaco-Calalzo e, nel caso in questione, Feltre-Cismon del Grappa “di cui siamo sicuri essere interessato anche il Trentino-Alto Adige, per uno sviluppo turistico unitario delle Dolomiti e in questo caso della Valle del Brenta. Il futuro delle nostre comunità è legato allo sviluppo sostenibile del territorio. Le nuove generazioni non meritano i debiti e gli errori dell’attuale Amministrazione regionale veneta.”


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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