Rinnovo vertici Collegio infermieri vicentini: "senza eccellenze rischiano i pazienti"
Martedi 30 Dicembre 2014 alle 15:15 | 0 commenti
Rinnovo per il triennio 2015-2017 dei vertici IPASVI, il Collegio degli infermieri della provincia di Vicenza, che raccoglie quasi sei mila iscritti suddivisi in tre Albi: Infermieri, Infermieri Pediatrici e Assistenti Sanitari. Riconfermato presidente Federico Pegoraro, mentre la nuova vice presidente sarà Sonia Dal Degan (nella foto). “Se si mettono a rischio le eccellenze, rischiano anche i pazienti†spiega Pegoraro.
Ecco la comunicazione ufficiale con le parole del presidente Pegoraro:
Per il triennio 2015-2017 è stato riconfermato alla presidenza Federico Pegoraro, mentre alla vice presidenza è stata nominata Sonia Dal Degan, consigliere uscente riconfermata come i colleghi Barbara Pozza (Segretario), Leila Barreto e Stefano Bigarella. Sono 14 i nuovi componenti: Francesca Barbieri (Tesoriere), Flavio Baccarin, Moreno De Munari, Oscar Gheno, Sonia Marcante, Gaetana Pagiusco, Arianna Saugo, Luca Scarato, Michele Thiella, e Patrizia Vezzaro. Consiglio dei Revisori dei Conti: Massimo Menti (Presidente), Antonio Battilana e Fabio Barbarigo. Revisore Supplente: Roberta Sartori.
“Il compito dell’ordine è duplice: tutelare le professioni infermieristiche e la garanzia del diritto di salute del cittadino. Funzioni tutt’altro che scontate –come sottolinea Pegoraro- in questi tempi di continui tagli alla sanità pubblica. Recenti studi in Italia e all’estero, pubblicati nella letteratura del settore, hanno dimostrato che la carenza di personale infermieristico, i blocchi del turn over o il sovraccarico di lavoro, producono come prima conseguenza un aumento del rischio di mortalità di almeno il 7%. Ossia meno personale più risparmio, forse, ma anche meno qualità del servizio e sicurezza dei pazienti. Ed è per questo che ribadiamo con forza la nostra proposta: si aggrediscano le duplicazioni esistenti di centri decisionali, di funzioni e strutture che non danno risposte ai veri bisogni dei cittadini e che assorbono risorse e penalizzano l’equità di accesso alle cure. Queste, oltre agli altri sprechi, sono le cose su cui le istituzioni, ai vari livelli, dovrebbero coraggiosamente intervenireâ€.
“Su un altro punto non siamo disposti ad arretrare di un solo passo. La figura dell’infermiere –conclude il rieletto presidente- oggi è completamente diversa dal passato: siamo professionisti che in certe realtà  dirigono interi reparti e che devono rapportarsi quotidianamente con tutte le altre figure presenti in ospedale e nel territorio: medici, tecnici, assistenti sociali, educatori, psicologi, ecc. Anche per questo siamo sempre più impegnati come Ordine a sostenere le competenze avanzate, da sviluppare attraverso precisi percorsi formativi. Quella che viene fornita in Veneto è un’assistenza di eccellenza che, tuttavia, rischia di essere compromessa nella persistenza dello scenario attuale. Inoltre, occorre tener conto dei bisogni di salute della popolazione, che tende sempre più all’invecchiamento e alle malattie multiple che colpiscono gli anziani, con bisogni di cura tipici della cronicità , che andrebbero affrontati sempre meno in ospedale e sempre più sul territorio, quando non nel domicilio, certamente più gradito alle personeâ€.ÂAccedi per inserire un commento
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