Rigore di bilancio, crescita ed equità con gli animali
Lunedi 5 Dicembre 2011 alle 11:08 | 0 commenti
FederFauna scrive ai nuovi Ministri.
No a nuove tasse per chi gia' le paga, ma farle pagare a chi non le paga. Favorire l'emersione delle attivita' economiche sommerse e incentivare quelle virtuose, al posto di quelle che rappresentano un costo per tutti e benefici per pochi, per creare occupazione trasparente e quindi nuovi soggetti contribuenti.
E' quanto chiede FederFauna al nuovo Governo, per i settori connessi agli animali, con una lettera inviata nei giorni scorsi ai Ministri, dal Segretario Generale Massimiliano Filippi.
Lo abbiamo intervistato.
"Gli animali - ha scritto Filippi - in particolare attraverso l'allevamento ed il commercio, da sempre hanno prodotto benessere, posti di lavoro, imprese piccole e grandi e strutture socialmente utili per l'Uomo, rappresentando contemporaneamente per gli animali una concreta garanzia di conservazione. Percio' - spiega - sono perseguibili obbiettivi come la crescita economica, l'equità ed il rigore di bilancio, se si ricomincia a parlare di benessere animale come qualcosa di funzionale al benessere dell'Uomo. Non e' possibile incentivare la crescita fino a che si impone una visione del benessere animale come un limite al benessere Umano. La vacca chianina probabilmente si sarebbe gia' estinta, se nessuno mangiasse la fiorentina!..."
Cosa pensa della tassa sul cane della quale si e' molto parlato nei giorni scorsi? "Ritengo completamente errata l'impostazione delle proposte che ho letto: chi compra regolarmente un cane, paga gia' l'Iva e chi lo vende regolarmente, paga gia' le imposte sui redditi. Andrebbero semmai posti dei limiti alle cessioni gratuite di qualsivoglia natura, anche perche' spesso proprio gratuite non sono. E ritengo fuorviante anche l'idea che una tassa di scopo possa dare ossigeno ai Comuni: se la tassa e' di scopo, nasce gia' con una destinazione, e i Comuni rischierebbero di diventare solamente degli esattori per conto di qualcun altro."
E l'Iva sui mangimi e sulle prestazioni veterinarie? Ha chiesto anche Lei una riduzione delle aliquote? "No, ritengo che l'unico sistema valido per arrivare ad abbassare le aliquote, sia quello di riuscire a farle pagare a tutti. Non certo creando privilegi per qualcuno."
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