Riforma lavoro, Cgil: stamattina in 300 alla manifestazione ovest vicentino
Mercoledi 11 Aprile 2012 alle 15:24 | 0 commenti
Cgil Vicenza - Mobilitazione necessaria per tenere desta l'attenzione sull'iter parlamentare ed evitare peggioramenti.
Nuova manifestazione della Cgil di Vicenza contro il disegno di legge sulla riforma del mercato del lavoro presentata dal governo Monti nei giorni scorsi. Questa volta sono stati i lavoratori delle aziende dell'area ovest della provincia berica a scendere in strada per due ore, lungo la strada regionale 11, ad Alte Ceccato, all'altezza della "rotatoria del cavallo".
Hanno incrociato le braccia circa 300 dipendenti delle ditte Fis, Mecc Alte, Ceccato Aria Compressa e Lowara. Allo sciopero hanno partecipato Fiom Cgil e Fim Cisl per il settore metalmeccanico, mentre per quello chimico hanno aderito Cgil e Uil. "Apprezziamo il passo avanti fatto dal governo sull'articolo 18 - ha affermato il segretario della Fiom Cgil della zona ovest-vicentino Morgan Prebianca -, ma c'è il rischio che il Parlamento decida di tornare alla versione precedente perché le pressioni sono forti. Pertanto, la mobilitazione è necessaria per tenere desta l'attenzione sull'iter parlamentare". E prosegue: "Ci sono ancora molte questioni da risolvere riguardanti gli ammortizzatori sociali, che non sono stati estesi come chiedevamo, la cassa integrazione straordinaria, che scompare in caso di chiusura dell'azienda per concordato fallimento, e ancora l'elevato numero di contratti di lavoro che non esclude la precarietà ". Verena Reccardini, della segreteria della Filctem Cgil della zona Alte-Valdagno, ha aggiunto: "Chiediamo al governo di rilanciare l'economia perché stiamo vivendo un periodo di stagnazione. Si veda la giornata di ieri, ad esempio, che si è conclusa con le borse in negativo e lo spread in rialzo. È necessario da un lato permettere alle aziende l'accesso al credito per ripartire, e dall'altro chiedere meno sacrifici agli imprenditori e ai lavoratori. La gente è molto preoccupata e non vede futuro. Riteniamo, quindi, che il governo debba ridare speranza attraverso manovre volte alla crescita occupazionale ed economica". "Quello che continua a mancare è una politica per la crescita e per l'occupazione. Questo Governo è insediato da mesi ormai, ma oltre ai tagli non si vedono concreti investimenti. E' sul lavoro che si devono concentrare e invece, anche sulla situazione di grandi gruppi, c'è un silenzio assordante", chiude Marina Bergamin, segretaria generale della Cgil vicentina. In concomitanza con la manifestazione di Cgil, Cisl e Uil in programma venerdì 13 aprile a Roma, la Fiom Cgil di Vicenza si mobiliterà , invece, davanti alla Fiamm di Almisano per far sentire la propria voce in tema di pensioni. "La riforma - ha concluso Prebianca - allunga l'età pensionabile, ma per un lavoratore diventa di fatto difficoltoso lavorare fino a 62 anni. Almeno in Germania, dove accade la stessa cosa, il dipendente, negli ultimi anni, lavora part-time o insegna le proprie mansioni ai nuovi assunti. Non sta alla catena di montaggio e non si occupa della produzione vera e propria".
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