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Rettifiche altrui su BPVi per scoop forzati e scuse nostre a Variati su Tac - Tav e su notizie pilotate. Scuse parziali, però, se non parla

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Venerdi 1 Aprile 2016 alle 00:32 | 0 commenti

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Ci scusiamo subito con i lettori che oggi si aspettavamo la pubblicazione della parte restante dei "soci top 999 della BPVi" con messagi come quello tipo dell'altro giorno su Fb ("Buonasera, chiedo scusa.... Ma la lista degli azionisti quando viene pubblicata?") a quali, dopo la razione quasi quotidiana di nomi su cui riflettere, nel bene ma talvolta anche nel male, ne seguivano altri come "Bravi! Pensavo che la casta fosse riuscita a condizionarvi!". Oggi chiediamo, infatti, di pazientare sull'ultima, scabrosa, lista, a quelle migliaia di lettori che già ci seguivano dal 2010 quando, unici a Vicenza, iniziammo a metterli in guardia contro la cricca Zonin, Zigliotto & c.

Quei lettori ora sono raddoppiati (facile dimostrarlo con Google Analytics o con le visualizzazioni su Facebook) per la documentazione puntuale e scrupolosa che stiamo dando sulle malefatte della nostra ex banca e sui warning sui comportamenti di quelli che, Francesco Iorio in primis e il suo ben pagato staff oltre al presidente bandiera Dolcetta, agli errori del passato ne stanno aggiungendo di altri, speriamo non definitivamente letali.

Noi non siamo alla ricerca di scoop a tutti i costi, quegli per i quali ha dovuto pubblicare oggi una rettifica il mezzo su cui scrive il nostro ex collaboratore Marco, pur da me avvisato di persona, ma invano, per evitare di segnalarne l'errore, che non fa bene a chi, come lui con noi, vuole combattere il marcio dei poteri "occultati" di Vicenza per cui non diciamo che quei poteri, occultati nei loro interesi, sono anche occulti finchè non ci saranno prove documentate e non solo riferimenti verbali, sia pure di persone di elevato profilo e pari credibilità...

Quei poteri occultati hanno fatto perdere ai circa 117.000 soci della banca (salvo qualche miracolato come la Zeta srl di Giuseppe Zigliotto oltre alla Z per antonomasia di Zonin di cui abbiamo già parlato) una cifra EENOORMEEE: calcolata partendo dall'ultimo valore di 62,50 fantaeuro a titolo fissato dalla cricca moltiplicato per 100.587.820 azioni in circolazione della fu Banca Popolare di Vicenza e diminuito dell'importo che per quelle azioni si ottiene valutandole, un sogno da incubo, ai 6,3 euro del prezzo di recesso e cioè 633.703.266, il furto ai singoli e al territori in cui hanno operato impiegati, funzionari, dirigenti e membri del vecchio Cda, ammonta a 5.652.684.484 euro.

Se, poi, la BPVi sopravviverà con un aumento di capitale in borsa, su cui i dubbi di Unicredit stanno pesando come un presagio di drammi maggiori e peggiori, i 6,3 euro scenderanno ancora e non poco (le azioni del molto più grande e già "tracheotomizzato" MPS vale mezzo euro suppergiù...) le cifre del buco dei soci già disumane da leggere saranno tali da far pensare che la prosecuzione delle attività non sarà un salvataggio ma un olocausto di tutti per far arrichire nuovi avventurieri della finanza nazionale o, più facilmente, internazionale. 

Ed ecco, quindi, dopo le rettifiche altrui, il perchè delle le nostre scuse, ma parziali, a Variati.

Scuse per aver pensato che potesse avvantaggiarlo la fuga di notizie sulle valutazioni di Italfer e Rfi sulle diverse ipotesi Tac/Tav, fuga tipica, lo ribadiamo, per gran parte delle questioni per le quali l'amministrazione cerca un consenso preventivo.

La direzione usuale delle notizie privilegiate (non gli scoop veri, quegli sono un'altra cosa e nascono non da veline ma da un lavoro ricerca faticolo e spesso solitario) è quella che da Palazzo Trissino porta al giornale dei poteri intorno a quella parte di Confindustria Vicenza che, con Luciano Vescovi prossimo presidente di mala continuità con Giuseppe Zigliotto, punta alla "ibernazione" dei suoi mini boss incartapecoriti (i grandi industriali si nascondono come gli azionisti scassinati?; deboli o disinteressati i primi, impauriti magari dal fisco per patrimoni ignoti o disillusi i secondi?) pur di prolungarne la vita apparente che non sta ibernando ma putrefacendo tutta Vicenza.

Ma sono solo parziali, anche se chiare, le scuse che porgiamo ad Achille Variati, dopo che le più che ragionevoli ipotesi di Rfi che privilegiano la stazione di Piazzale Roma per l'Alta capacità con o senza un piccolo scalo in Fiera per corse legate essenzialmente proprio all'ente fieristico e ai suoi eventi, sono state stroncate dal giornale di Athesis (l'editore è di proprietà al 50% degli uomini di Zigliotto e Vescovi, entrambi frequentatori dei cda di Zonin...) con una motivazione che avrebbe dell'assurdo: solo 36 coppie di treni veloci, al posto dello zero assoluto di oggi, si fermerebbero a Piazzale Roma invece che le 45 che vi transiteranno con 9 dedicate alla Milano - Venezai non stop.

Avrebbe dell'assurdo per chi per andare a Roma oggi deve usare dei trenini a vapore, se non dei bus, fino a Padova e che per raggiungere Milano ha i "nuovi" Freccia bianca, che altro non sono che gli "Espressi" di una volta, ma la motivazione non è incomprensibile se si pensa che quegli che vorrebbero i costi e i tempi doppi necessari a realizzare una mega stazione in Fiera, con tanto di ricchi espropri a favore di molti dei soliti noti, sono i "macchinisti" del vapore, che la direzione della fuga di notizie, da Palazzo Trissino a Via Fermi, la invertono in senso inverso per gli amorevoli consigli, avvertimenti?, che da Palazzo (ancora) Zonin Longare puntano a Palazzo Trissino.

Perdonateci la premessa lunga ma speriamo chiara, se vera ce lo dica il sindaco magari con un timido, prudente e istituzionale occhiolino, ma le nostre scuse sono parziali perchè Achille Variati alle vecchie Z e ai nuovi ... Vescovi ha dato, con le sue frequenti attestazioni di stima, troppo spazio per fare e continuare del male a Vicenza.

Se Achille Variati , come ci ha dichiarato venerdì di Pasqua, vuole essere ricordato come il sindaco, finalmente, del fare una volta tanto dovrà parlate.

Per dire basta ai poteri occultati... negli interessi di pochi privilegiati contro tutti gli altri cittadini.

Quegli che ama abbracciare pubblicamente in piazza, ma che deve proteggere da chi ha contribuito a renderli più poveri, di soldi e di informazione.

P.S. Egregio sindaco, questo invito a "parlare" le arriva da chi da tempo e in questo ultimo periodo, guarda caso, ancora di più sta subendo gli attacchi (ci dicono che ci sia anche quello di un mare che è italiano ma non è del Mediterraneo anche se quattro più quattro fa... otto) di chi vorrebbe togliere ossigeno all'esistenza di quel che rimane (e cresce) a Vicenza dell'informazione indipendente.

Peccato che noi fin dal 25 febbraio 2006 siamo allenati a respirare solo con l'ossigeno che, direttamente o indirettamete, ci danno i nostri lettori che ci hanno scritto anche frasi tipo questa riassuntiva: "siete gli unici che danno informazione vera! Il Gdv serve solo per vedere i necrologi"...

Sperando, però, che non siano quegli di tutta Vicenza.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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