Rette RSA per gli anziani: i Comuni veneti nel mirino Aduc e Prc denuncia caso di Lonigo
Domenica 1 Aprile 2012 alle 23:43 | 0 commenti
L'Aduc comunica
E' necessario avviare azioni sistematiche sui comuni veneti per verificare la corretta applicazione della legge che vieta alle case di riposo (RSA ) e ai Comuni di chiedere il pagamento delle rette ai parenti. Questo è l'obiettivo che si sono posti nel corso della conferenza stampa, che si è tenuta venerdì a Padova, Emmanuela Bertucci e Giuseppe Lamedica, legali dell'Aduc insieme a Maria Grazia Lucchiari referente locale dell'associazione.
Le ultime pronunce del Tar del Veneto hanno annullato i provvedimenti dei Comuni di Monticello Conte Otto (VI), Brentino Belluno (VR) e i regolamenti della Città di Vicenza e di Verona, ed hanno stabilito il principio secondo il quale la quota di retta a carico dell'utente assistito è riferita solo sulla base del suo reddito, escludendo quello dei suoi familiari. L'Aduc verificherà come, e se, queste amministrazioni comunali intendono procedere per il rispetto delle disposizioni del tribunale amministrativo del Veneto.
Antonella Zarantonello e Giuliano Ezzelini Storti del Prc FdS denunciano
Ci troviamo costretti a scrivere di nuovo sul fatto accaduto giovedì a casa di Paolo Alberti che ha subito la visita della Guardia di Finanza solo per aver chiesto, all'assistente sociale e al Comune di Lonigo, l'applicazione di una legge. I Comuni di Vicenza e Monticello sono recentemente stati condannati dal TAR ad accettare le richieste di integrazione di rette a cui non volevano corrispondere con la stessa modalità di Lonigo: perché cercare di voler spendere soldi pubblici con la sconfitta annunciata in un eventuale contenzioso?
I familiari degli anziani non autosufficienti nelle case di riposo non devono pagare le rette dei propri cari! Assurda la scusante del Comune: diamo soldi solo agli indigenti! Da un punto di vista etico é sicuramente pregevole quanto viene detto, ma cozza con quanto prevede la legge e noi chiediamo l'applicazione della legge. In un momento di crisi economica, poi, é vergognoso che le famiglie si accollino spese stratosferiche per vedere garantita l'assistenza dei propri cari e che le mettono molte volte sul lastrico: dov'è la politica a favore delle famiglie da parte Comune?
Il fatto poi che, dopo una richiesta legittima si mandino, facendo perdere ore preziose in cui la finanza potrebbe occuparsi di cose più importanti, a svolgere un controllo a casa di una famiglia che chiede l'esercizio di un diritto le forze dell'ordine: é un chiaro intento intimidatorio ! E' francamente indegno per un pubblico amministratore!
Per questa ragione chiediamo, se non dovessero arrivare le immediate scuse e l'applicazione della legge da parte del Comune di Lonigo, le immediate dimissioni dell'Assessore al Sociale!
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.