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Dal Negro presidente Anciveneto a Del Rio, presidente nazionale: "restano le dimissioni"

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 3 Maggio 2012 alle 13:29 | 0 commenti

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Anciveneto - A mali estremi, estremi rimedi. Il presidente di Anciveneto Giorgio Dal Negro prende carta e penna e scrive al presidente dell'Anci nazionale Graziano Del Rio sulla situazione attuale. I toni sono inevitabilmente forti, visti da una parte gli evidenti problemi di municipalità e cittadini e dall'altra l'atteggiamento della politica nazionale. «Non è possibile dare avallo a scelte che penalizzano le classi più deboli e tassare imprese e cittadini che hanno sempre pagato e ora sono chiamati a pagare ancora di più».

Dal Negro ribadisce richieste portate avanti da tempo: prima tagli agli enti inutili, al numero dei parlamentari e alle spese folli della politica, dimagrimento dei ministeri molto prima che dei Comuni e una sacrosanta equità in generale nella distribuzione dei sacrifici. «Se bisogna decidere, il Governo decida: addizionale Irpef comunale 0,8 per mille, IMU prima casa tra il 4 e il 5 per mille, IMU seconda casa 9/10 per mille lasciando ai Sindaci eventuali possibilità di diminuzione. I Sindaci "collaborano" a salvare il paese ma a una condizione: prima tagli ai Ministeri e alle Regioni, poi le tasse. Perché un normale cittadino deve avere un sistema previdenziale più oneroso e un parlamentare no? Ma è giusto che aziende e Cittadini paghino tasse oltre il 50 per cento mentre ai parlamentari sono consentiti prestiti, mutui e sgravi?».
E poi il riferimento al Patto di stabilità, da sempre questione fondamentale per le amministrazioni comunali. «Per il patto i Comuni non pagano e gli imprenditori pensano alle chiusure aziendali, ai licenziamenti e ai suicidi». Anche perché se «l'impresa o il cittadino ritardano i pagamenti, scattano more fino al 100 per cento d'interessi; se non paga lo Stato, "chi se ne frega"». Pertanto urgono altre misure. «E' inutile protestare. E' perdere tempo manifestare. E' poco decoroso consegnare in prefettura la fascia tricolore. Signor presidente Dal Rio, dobbiamo avere il coraggio di firmare la lettera di dimissioni e con questo, al 20° giorno quando non sono più ritirabili, portare lettera e fascia ai Prefetti e dare a questo Stato della Politica e della tecnica le proprie responsabilità!».


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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