Ancora discussioni, ma alla fine arriva il regolamento per le aree di via Diaz e Cricoli
Lunedi 25 Gennaio 2016 alle 21:00 | 0 commenti
Approvata dopo un travagliato percorso e alcune ultime discusdioni il regolamento per la gestione delle aree di sosta dei viali Diaz e Cricoli. Un regolamento redatto congiuntamente dalla prima e sesta commissione, ma che dopo una serie di aggiustamenti proposti dalla Giunta (e in larga misura approvati oggi) vede complicato il proprio iter burocratico, che non dovrebbe allungare i tempi eßecutivi, ma costringerà le commissioni a riunirsi di nuovo lunedì prossimo (1 gennaio) per approvare la delibera per la proposta in consiglio comunale.Â
Si dovrà provedere in due tempi: prima le commissioni formuleranno e hanno votato questa sera l'approvazione di un regolamento, che non può essere proposto in consiglio  come delibera consiliare (causa l'intervento della giunta nella stesura), e che quindi andrà allegato a una delibera a firma di due consiglieri, Bettiato Fava e Miniutti, presidenti delle commissioni, da approvare in una seduta a parte che si terrà lunedì prossimo.
Nonostante tutto c'è stato altro tempo per le discussioni. Cicero, con il suo solito tono forte e diretto, ha proposto un'aggiunta "prodromica al regolamento. Che si dica che oltre a queste due aree non ce ne sono altre di legittime per la permanenza dei nomadi." Una presa di posizione ridondante, tuttavia, per il fatto che sono già le leggi nazionali che vietano e normano la sosta di camper fuori da alcune aree apposite.
Ad alimentare poi un'altra polemica ci ha pensato poi il consigliere Ferrarin, che attacca ancora una volta la giunta, questa sera rappresentata dall'assessore Isabella Sala, di aver dilatato i tempi di approvazione del regolamento: "dovesse di nuovo passare per la giunta dovremmo aspettare altri sei mesi."
Alla fine dei conti il regolamento ha come "stella polare" e obiettivo la chiusura progressiva dei campi nomadi, considerate soluzioni emergenziali e provvisorie. Tra le regole l'applicazione di un canone di "affitto" semestrale, l'iserimento dei contatori per poter emettere le bollette, sanzioni per chi non rispetta le regole dai 25 ai 500 euro, la possibilità di espulsione dal campo (o meglio, della revoca della concessione d'uso della piazzola) e l'impossibilità di concedere nuove piazzole, anche in presenza di nuovi nuclei famigliari creatisi in seguito a matrimoni. Regole per avviare un processo di educazione alla cittadinanza responsabile, con attenzione al rispetto delle regole, che dovrebbero essere garantite, o quantomeno monitorate, da controlli trimestrali e da un lavoro di rendicontazione in commissione e in Giunta comunale.
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