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Regione: split payment, furti Nanto, sospensione Casarin, Bit Milano

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 13 Febbraio 2015 alle 18:50 | 0 commenti

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Regione Veneto - “Lo ‘split payment’ è l’ultima trovata del governo Renzi per complicare la vita alle imprese in tempi di crisi. Impone l’obbligo per tutta la Pubblica Amministrazione (incluse Regioni, Comuni, Ulss, ecc.) di non pagare più l’Iva ai propri fornitori, ma di versarla direttamente allo Stato. Col risultato di togliere alle imprese venete quel po’ di autofinanziamento che era rimasto nelle loro possibilità, in tempi di crisi e di credito difficile”.

Con queste parole il Presidente del Veneto, Luca Zaia, annuncia il ricorso alla Corte Costituzionale per impugnare, oltre ad altre disposizioni della legge di stabilità, anche la norma che introduce il cosiddetto “split payment” . L’incarico è stato affidato al prof. Luca Antonini.

 “Tutte le aziende che lavorano con la PA, quindi, dal primo gennaio non potranno più compensare, come facevano prima, l’Iva incassata sulle fatture di vendita con quella pagata sulle fatture di acquisto; inoltre, siccome il pagamento dell’Iva è mensile o trimestrale, perderanno anche una piccola leva finanziaria che era comunque utile per tamponare la crisi in atto - spiega il Presidente del Veneto - Tutto cancellato: lo Stato si impossessa quindi della liquidità delle imprese. Ma non solo: per ottenere indietro l’Iva pagata sugli acquisti ai propri fornitori le imprese dovranno chiedere il rimborso allo Stato, i cui tempi biblici sono noti. Le imprese si troveranno con un flusso di cassa fortemente sbilanciato, e saranno costrette a ricorrere al credito (sempre che di questi tempi le banche lo concedano) e a pagare interessi o a mettere in sofferenza i fornitori”.

“Ma c’è di più – prosegue Zaia - Per richiedere il rimborso dell’Iva sugli acquisti la normativa prevede che, se l’importo è superiore ai 15 mila euro, occorra una fideiussione o un visto di congruità: altri costi. In sintesi: è stato calcolato che lo split sottrarrà 4 miliardi l'anno di liquidità alle imprese”. 

 “Ma oltre il danno c’è anche la beffa, nascosta nelle pieghe del provvedimento – rincara la dose il Presidente Zaia  - Non solo danneggia le imprese, ma anche la Regione e tutti i Comuni. Lo split payment, infatti, è stato introdotto disponendone l’entrata in vigore dal 1 gennaio 2015 ma senza avere in tasca l’assenso del Consiglio Europeo (di cui si resta in attesa) che invece è necessario ai sensi delle direttive comunitarie sull’Iva. Quindi il governo ha introdotto una normativa che rischia non solo di mandare in infrazione l’Italia, perché ha introdotto una deroga al regime, armonizzato a livello UE, dell’Iva senza il preventivo assenso europeo, ma soprattutto rischia di dover fare marcia indietro. Tanto che la stessa legge di stabilità afferma che se l’Europa boccerà lo split payment, verrà aumentata l'accisa sulla benzina e sul gasolio – conclude Zaia - Ma in questo modo, in questi tempi di spending review, si impone fin da subito alle Regione, alle Usl e ai tutti i Comuni di sostenere subito (si prevedono sanzioni per chi non la fa!) i costi necessari ad adeguare tutti i sistemi informativi di gestione amministrativo contabile (siamo infatti in regime di fattura elettronica), con il rischio che tutta questa spesa si riveli completamente inutile perché l’Europa non concede la deroga. Chiederemo i danni allo Stato!”

 

“Una vicenda gravissima e praticamente unica nel suo genere per strafottenza e aggressività. E’ molto difficile non cedere alla tentazione di ritenerla un raid punitivo nei confronti di un’intera comunità. Chiedo indagini a tappeto, che portino a individuare questi delinquenti nel più breve tempo possibile e a fare chiarezza totale su un episodio inquietante”.

Con queste parole, il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia interviene sull’incredibile sequela di 15 furti o tentati furti nell’area di Nanto, il Comune vicentino dove qualche giorno fa un rapinatore è morto durante un conflitto a fuoco con un benzinaio locale, intervenuto per sventare una rapina all’oreficeria Zancan. Il raid è avvenuto all’indomani di una fiaccolata con la quale l’intera comunità aveva espresso la sua solidarietà al benzinaio.

“Se queste brave persone, queste famiglie a cui esprimo tutta la mia solidarietà, per caso avessero dovuto pagare il prezzo della loro onestà e del loro coraggio – incalza Zaia – saremmo di fronte ad una escalation dell’atteggiamento della criminalità,tale da richiedere misure urgenti e straordinarie, come urgenti e straordinarie sono le misure che richiede un situazione generale che anche ieri, in Veneto, ha visto commettere ben 31 reati”.

“Siamo stufi – aggiunge Zaia – è stufa la gente, impaurita ma anche arrabbiata; sono stremate le forze dell’ordine, poche, mal equipaggiate e mal pagate. Intanto l’Esercito, che sarebbe utilissimo per supportare le forze dell’ordine e presidiare il territorio, rimane nelle caserme”.

Zaia snocciola anche oggi i reati segnalati dalle cronache locali. “Oltre ai 15 fattacci del Vicentino – riferisce il Governatore – nel Veneziano registriamo una persona presa a schiaffi e pugni da un ladro nel proprio giardino di casa; una signora vittima di un furto che scopre la ladra, la insegue, ma viene malmenata e si rompe un polso; un ragazzino di 11 anni malmenato da due bulli in pieno centro a Mestre; un’anziana di campagna Lupia ferita da un ladro entrato in camera da letto; una tentata rapina al bar Dersut dei Frari a Venezia, sventata dalla reazione del cassiere. Nel Padovano, una donna minacciata di morte da un parcheggiatore abusivo ad Abano; un’altra derubata mentre cerca di aiutare un persona che si era sentita male; saccheggiato da tre ladri un hotel chiuso a Montegrotto (fortunatamente beccati); ladre rubano 1.200 euro dalla canonica della chiesa a Piombino Dese; ladri in azione a Este (e per fortuna a intimorirli ci hanno pensato dei cani). Nel trevigiano i malviventi hanno fatto la festa a due bar: il Pulit di Colfosco e l’Anca Massa di San Giacomo. In Polesine una donna è stata minacciata con un coltello e rapinata nel giardino di casa a Badia”.

 

L’Ufficio Stampa della Giunta Regionale del Veneto comunica che, a seguito della documentazione arrivata presso l’Avvocatura Regionale in data 11 febbraio u.s. (sentenza di applicazione della pena su richiesta) e trasmessa all’ufficio del personale, si è dato corso alla procedura per la sospensione dal servizio del sig. Enzo Casarin.

Si darà quindi corso anche alle conseguenti valutazioni di natura disciplinare che potranno portare all’applicazione di tutte le sanzioni previste dalla normativa vigente, dopo valutazione dell’Ufficio per i Procedimenti Disciplinari presso il Direttore delle Risorse Umane.

 

E’ quella terra dove “per tutta la lunghezza dal lago di Garda al Friuli digradano questi monti in ameni colli ricchi di vigneti e di frutta dove sulle cime più belle o una villa di Palladio o un santuario o un antico castello attraggono con incanto lo sguardo”, come scriveva Giovanni Comisso, quella che Guido Piovene riteneva fosse “al centro di qualche straordinaria e fortuita combinazione naturale... un incontro di luci, quelle alpine e quelle marine, che si scontrano e raccolgono come le luci in un diamante...”. E’, prendendo a prestito la bellissima definizione di Andrea Zanzotto, la “cartolina mandata dagli dei”.

Parliamo della Pedemontana Veneta, individuata dalla più recente legge regionale in materia di  turismo del giugno 2013, come uno dei dieci Sistemi Turistici Tematici (STT) del Veneto.

Il sistema “Pedemontana e Colli”, questa è la sua denominazione completa, è stato protagonista oggi alla BIT di Milano, dove l’assessore veneto al turismo, Marino Finozzi, principale artefice di questo riconoscimento, ha presentato alla stampa le peculiarità e le potenzialità dell’area, il cui logo ufficiale consiste in una ‘diagonale’ in dolce ‘saliscendi’ a simboleggiare il suo carattere collinare, in tre colori, cioè tanti quanti le province che attraversa: Treviso, Vicenza e Verona.

“E’ un progetto avviato alcuni anni fa e che finalmente trova compimento – ha detto, non nascondendo la propria legittima soddisfazione, l’assessore Finozzi –, conquistandosi oggi la prestigiosa vetrina della Borsa Internazionale del Turismo, a cui si aggiungeranno a breve ulteriori iniziative di promozione commerciale vera e propria dell’offerta dell’intero territorio della ‘Pedemontana e Colli’, riconosciuto quale insieme di prodotti turistici da promuovere, valorizzare e vendere, al pari di tutti gli altri sistemi turistici del Veneto”.

E’ in programma, infatti, dal 27 al 29 marzo prossimi, a Bassano del Grappa, la prima edizione di “Pedemontana Expo”, un workshop per far incontrare domanda e offerta, al quale sono attesi una quarantina di tour operator e agenzie di viaggio provenienti da tutta Europa.

“Con la ‘Pedemontana e Colli’ – ha spiegato Finozzi – non abbiamo forzatamente inventato qualcosa di nuovo, ma abbiamo ottimizzato e sviluppato in una logica di aggregazione una destinazione che di fatto esiste e aveva solo bisogno di essere identificata, superando obsoleti confini provinciali e sterili frammentazioni. Il fascino che da sempre esercitano distintamente luoghi e città come Conegliano, Possagno e Asolo, le colline del Prosecco, Bassano del Grappa, Marostica, i Colli Berici e i Monti Lessini, Soave e la Valpolicella, adesso possiamo sommarlo, ricavandone un ineguagliabile unicum. In una battuta: tante perle rare, congiuntamente formano una preziosa collana”. 

Anche i numeri, oltre all’indiscutibile molteplicità degli elementi di attrattiva di questa terra, da quelli artistici e storici a quelli ambientali ed enogastronomici (annovera 6 prodotti DOP e IGP e ben 9 Strade del Vino), rafforzano il concetto espresso dall’assessore. In base all’elaborazione di dati effettuata dal Ciset (Centro internazionale di studi sull’economia turistica) dell’Università veneziana di Ca’Foscari, dei 152 Comuni appartenenti al sistema “Pedemontana e Colli”, ben 127 hanno registrato flussi turistici ufficiali nel corso del 2013, contro i soli 83 di dieci anni fa, sommando 700 mila arrivi (+ 0,6% rispetto al 2012) e oltre 1,7 milioni di presenze (- 1,6%), a conferma che la permanenza media, non solo qui, sta diminuendo.

“Ci deve incoraggiare – sottolinea Finozzi – la constatazione che i segmenti che, insieme a quello sportivo e del cicloturismo, maggiormente caratterizzano il tematismo della Pedemontana Veneta, cioè l’enogastronomico e il culturale, sono anche quelli per i quali i turisti stranieri hanno una propensione alla spesa. L’impegno, quindi, dovrà essere rivolto anche a un incremento dei flussi di turisti provenienti dall’estero, che oggi, per quanto riguarda le presenze nelle oltre duemila strutture ricettive presenti nel territorio, in gran parte extralberghiere, rappresenta poco meno della metà”.

Un importante strumento in termini promozionali dovrà essere il neonato “Consorzio Regionale di Promozione Turistica Pedemontana Veneta e Colli”, che riunisce operatori delle tre province, ha sede a Bassano ed è presieduto da Roberto Astuti.

“Se, parlando di Pedemontana – ha concluso Finozzi –, d’ora in poi non si penserà immediatamente e solo al tracciato stradale, ma si immaginerà anche un itinerario e un’area di interesse turistico, un suggestivo luogo di vacanza all’insegna della scoperta e della ‘non frenesia’, significherà che stiamo lavorando bene”. 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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