Regione: dg sanità promossi, denuncia Federalberghi, accordo BCC fiumi, Garanzia Giovani, scuse Toscani
Mercoledi 11 Febbraio 2015 alle 11:49 | 0 commenti
Regione Veneto - Per la Giunta regionale i Direttori Generali della Sanità sono tutti promossi. Per dare giudizi pubblicamente è utile conoscere il meccanismo attraverso il quale essi vengono definiti. La notizia di “bocciature†che si sarebbero verificate non corrisponde alla realtà dei fatti. Il meccanismo di valutazione dei Dg prevede che, fatto 100 il massimo possibile, la Giunta regionale assegni punteggi fino ad un massimo di 75 punti. Gli altri 25 sono riservati all’espressione del Consiglio regionale (5 punti) e delle Conferenze dei Sindaci delle singole Ulss (20 punti) .
Nel caso delle Aziende Ospedaliere e dello Iov, 80 punti sono assegnati dalla Giunta regionale e 20 dal Consiglio.
Conoscendo questa procedura sarebbe facile intuire che, se la valutazione peggiore di una Ulss da parte della Giunta è 47,40 punti su 75, il manager valutato è, per la Giunta regionale, ampiamente promosso, così come, se le valutazioni di Aziende Ospedaliere e Iov superano abbondantemente i 50 punti, queste tre entità sono ampiamente promosse.
I punteggi pubblicati sono quelli relativi esclusivamente ai 75 o 80 punti assegnabili dalla Giunta regionale. A brevissimo sarà approvata la delibera che conterrà anche i punteggi di competenza del Consiglio regionale e delle Conferenze dei Sindaci.
“Sembra quasi una provocazione del governo italiano nei confronti dei nostri operatori turistici. Mentre in Italia, e purtroppo anche nella nostra regione, a causa della crisi internazionale diminuiscono le aziende e i posti di lavoro, Roma non trova di meglio che utilizzare le risorse destinate a sostenere le imprese turistiche alberghiere del Paese per finanziare gruppi stranieri. E’ inaccettabileâ€.
Si indigna l’assessore regionale al turismo, Marino Finozzi, alla notizia data dal vicepresidente nazionale di Federalberghi, il veneto Marco Michielli, che con 76 milioni di euro del ‘Fondo Strategico Italiano’ sarebbe stato rilevato il 23% di una società con sede in Inghilterra, che pur operando anche in Italia versa le tasse al governo di Londra.
“Ha ragione Michielli a denunciare questa monumentale presa in giro – prosegue Finozzi – che non danneggia solo il comparto alberghiero ma l’intero settore turistico nazionale, costretto a patire un livello di tassazione che non ha eguali negli altri Paesi concorrenti al nostro e persino a subire lo sberleffo di vedersi sottratti quei finanziamenti che dovrebbero garantire un rilancio della nostra economia turistica e che invece finiscono per avvantaggiare quei gruppi stranieri concorrenti che già godono di situazioni privilegiate a casa loroâ€.
“Credo che come Regioni dovremo far sentire la nostra voce – conclude l’assessore veneto – e manifestare il nostro aperto dissenso per questo modo assurdo di operare dei governi centrali. Ai tagli alle amministrazioni periferiche, ormai quasi impossibilitate per la scarsità di risorse a sostenere e incentivare lo sviluppo imprenditoriale, compreso quello turistico, all’inasprimento fiscale, che sta mettendo in ginocchio molte aziende, si aggiunge ora questa mazzata che di strategico ha solo l’affossamento di una delle industrie italiane trainanti, il turismoâ€.Â
Un protocollo di intesa tra la Regione del Veneto e la Federazione Veneta delle Banche di Credito Cooperativo per contribuire alla prevenzione dalle catastrofi ambientali.
E’ quanto è stato siglato oggi tra il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia e il Presidente della Federazione, che riunisce le 32 banche di credito cooperativo presenti sul territorio veneto, Ilario Novella.
Un progetto che ha preso corpo inizialmente come atto di solidarietà concreta per fronteggiare l’emergenza per la grande alluvione in Veneto del 2010 e che nel tempo si è trasformato in volontà precisa di contribuire ad un piano di monitoraggio costante delle criticità e delle situazioni a rischio per i corsi d’acqua. In un processo di salvaguardia e di prevenzione messo a punto dalla Protezione civile del Veneto, il Credito Cooperativo ha aderito con slancio per inaugurare un piano di intervento innovativo.
Le prime dieci postazioni fisse di una rete di webcam sofisticate da installare nei punti chiave del nostro sistema idrico regionale sono quindi donate dal Credito Cooperativo alla Regione, nell’ottica di vicinanza alle proprie comunità locali e in particolare a quelle più colpite negli ultimi tempi da calamità naturali e ancora a rischio per il futuro.
“La Banche di Credito Cooperativo del Veneto – ha sottolineato Zaia – con questa preziosa iniziativa confermano la loro fondamentale vocazione di Banche del territorio e per questo meritano la nostra gratitudine. Un progetto di monitoraggio come questo costituisce di fatto uno straordinario strumento di prevenzione che, permettendoci di conoscere minuto per minuto le condizioni dei corsi d’acqua, renderà possibile ridurre al minimo i tempi d’intervento quando dovesse scattare l’allarme. Le BCC si affiancano così al sempre difficile lavoro della Protezione Civile, sia sul piano previsionale che su quello degli interventi, entrando a pieno titolo nella squadra che lavora h24 per proteggere il Veneto e i Veneti dagli eventi catastroficiâ€.
“La raccolta fondi avviata dal nostro movimento - spiega il Presidente della Federazione Veneta delle BCC Ilario Novella- ci ha consentito in più momenti e su più livelli di essere vicini alla popolazione colpita con iniziative locali e provinciali. Le nostre BCC operative nella provincia di Padova hanno contribuito con i primi 55 mila euro donati alla Protezione civile per far fronte alle emergenze e alle ingenti spese urgenti. Oltre 100 mila euro sono stati raccolti anche dalle BCC/CRA Vicentine e donati alla Curia di Vicenza per rimettere in funzione la Casa dello studente, pesantemente colpita dall’alluvione. La nostra solidarietà al Soccorso alpino e ad altre Istituzioni nei momenti più critici non ci ha fatto però perdere di vista la necessità di politiche di lungo respiro, che oggi abbiamo la possibilità di mettere in atto attraverso la proposta interessante della Regione del Veneto.
Ecco che l’opportunità di contribuire a questo progetto utile, meritevole e incisivo e che più di altri aveva bisogno di finanziamenti per poter partire- ha ribadito Novella- ci è parsa la migliore soluzione per completare il nostro impegnoâ€.
Il contributo di 91 mila euro, frutto della raccolta di donazioni da amministratori, dipendenti, soci e clienti del Credito Cooperativo e attraverso la rete delle 640 filiali presenti in Veneto, servirà quindi per l’acquisto, la posa, il funzionamento e la manutenzione per un anno delle prime 10 telecamere, da posizionare nei luoghi strategici individuati dagli Enti competenti nel territorio regionale.
Il sistema funzionerà anche di notte e garantirà un monitoraggio costante dei fiumi e dei corsi d’acqua a rischio alluvione 24 ore su 24.
Secondo gli ultimi dati, in Veneto circa 6.000 ragazzi che si sono iscritti alla Garanzia Giovani (il piano regionale per offrire opportunità a chi non studia e non lavora) oggi sono occupati o in tirocinio. È quanto emerge dal monitoraggio mensile attuato dal Dipartimento Formazione, Istruzione e Lavoro della Regione del Veneto e da Veneto Lavoro.
Secondo il primo Report, con dati aggiornati al 13 gennaio 2015, da maggio a dicembre 2014 le adesioni sono state 27.141, con picchi a maggio e a ottobre. Il 92% dei giovani interessati sono italiani, con un’equa distribuzione tra maschi e femmine (rispettivamente 48% e 52%) e una concentrazione maggiore nelle fasce di età 19-20 anni e 25-26 anni.
Circa un ragazzo su due (51%) si è già recato presso uno Youth Corner per stipulare il patto di servizio e avere l’opportunità di ricevere offerte di formazione e lavoro calibrate sulle proprie attitudini e aspirazioni, che si indirizzano principalmente verso professioni di tipo tecnico-intellettuale.
Di questi, più di 5.500 (40%) sono già stati contattati e preselezionati per l’avvio di percorsi formativi o professionali e oltre un migliaio hanno potuto usufruire di attività specifiche (tirocinio, formazione ecc.).
“Il sistema che abbiamo costruito in questi anni – ha commentato l’assessore regionale al lavoro, formazione e istruzione, Elena Donazzan – sta dando risposte anche ai giovani Neet sapendo che sono i più difficili, perché non inseriti all’interno di un percorso di formazione, per cui ne va immaginato uno ad hoc, non lavorano né stanno ancora studiando.
L’altra difficoltà è sul fronte delle imprese, molto diffidenti non tanto verso i giovani quanto nei riguardi di regole in continuo cambiamento imposte dal livello centrale, così distante dai territoriâ€.
A gennaio 2015, quasi in 6.000, tra quanti hanno dato l’adesione a Garanzia Giovani, risultano essere occupati o in tirocinio, mentre altri 3.200 hanno avuto occasioni temporanee di impiego nel periodo considerato.
Il report di Monitoraggio della Garanzia Giovani in Veneto sarà pubblicato ogni mese, con versioni arricchite ad aprile, luglio, ottobre e gennaio, nella sezione statistiche del portale dedicato www.garanziagiovaniveneto.it e sul sito di Veneto Lavoro, www.venetolavoro.it, mentre su ClicLavoro Veneto, www.cliclavoroveneto.it, sarà disponibile una breve sintesi dei principali dati.
“Abbiamo deciso in maniera molto serena di fare un ultimo tentativo, attraverso l’Avvocatura regionale, e chiedere ad Oliviero Toscani una lettera di pubbliche scuse, formali e serie questa volta, per avere definito i Veneti tutti “ubriaconiâ€. Se non arriveranno l’ufficio procederà trasmettendo gli atti alla Magistratura per il seguito di competenzaâ€.
Lo ha annunciato oggi il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia al termine della seduta di giunta. “Vogliamo dare a Toscani – ha aggiunto - la possibilità di rimediare, perché a tutti può capitare di sbagliare. Ma bisogna riconoscere di aver sbagliatoâ€.
“Toscani infatti – ha concluso il presidente - non solo non ha presentato le sue scuse dopo la lettera aperta che gli avevo rivolto. Ma c’è stata reiterazione. Sono arrivati in Regione migliaia di messaggi di posta elettronica di Veneti che vogliono un’azione legale nei suoi confronti, soprattutto per le accuse immotivate e gratuite che coinvolgono nonni, padri, madri, generazioni di persone di cui noi Veneti andiamo fieri. Ma prima di rivolgerci alla Magistratura, abbiamo voluto dargli un’ultima possibilità di ritrattare, scusandosi seriamente con i Veneti di quanto ha affermato con troppa leggerezzaâ€.
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