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Regionali: primarie del PD il 30. Moretti: mi candido. Ora servono i programmi e l'impegno a rimanere in Regione in ogni caso

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Domenica 2 Novembre 2014 alle 21:21 | 1 commenti

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In una nota stampa l'europarlamentare del Pd Alessandra Moretti rompe gli indugi e decide di candidarsi secondo la via delle primarie che chiede di indire entro novembre e questo, dice l'europarlamentare, per evitare ulteriori spaccature del Pd veneto. La decisione arriva dopo che la direzione regionale ha dato il via alle primarie con 42 voti favoreli sui 67 aventi diritto, 1 no e 3 astensioni.

La data delle primarie fissata prima della direzione di oggi al 14 dicembre è slittata ma «non entro il 30», come dice di aver chiesto Moretti, ma proprio al 30 novembre con inizio della raccolta delle 4.000 firme necessarie da domani e loro presentazione per la convalida della candidatura entro il 17 novembre. L'anticio della data è l'unica, anche se importante, vittoria di Moretti oggi, che partirà col vantaggio di avere di fatto la "struttura" accanto per raccogliere in minor tempo le firme, impresa più ardua per Rubinato, che si era candidata, per santini, che non ha ancora deciso e per gli eventuali candidati di coalizione.

Dopo le prese di posizione, soprattutto, di Simonetta Rubinato che si era candidata ufficialmente opponendosi a scelte verticistiche che eludessero il voto degli elettori sul candidato da opporre, presumibilmente, a Luca Zaia, oggi Alessandra Moretti ha dovuto, quindi, prendere atto dell'esito di un voto della direzione che coinvolge gli elettori e che si dava invece per scontato a favore della volontà centrale di bypassarli e di spianare la strada alla candidata di Renzi.

«Sento la necessità forte di entrare subito nel vivo della competizione - dichiara, quindi, Alessandra Moretti -, perché siamo davanti a un'occasione storica e bisogna fare presto. Non ci sono qui in gioco le carriere e i destini politici personali, ma c'è solo il Veneto, una terra che necessita ora come non mai di azioni efficaci e concrete, e quindi non dobbiamo perdere un solo altro minuto. Questa è una partita fondamentale per tutto il Pd e la vinceremo».
Insomma anche Moretti, dopo due elezioni da "designata", al parlamento italiano e all'europarlamento, scopre per la prima volta il gusto delle primarie che lei stessa auspica che «rappresentino l'opportunità per un vero superamento delle logiche di corrente: anche in questo caso tattiche, strategie sterili e giochi di appartenenza politica rischiano di mettere in pericolo il raggiungimento del nostro obiettivo che è solo quello di riprenderci il Veneto. Il Pd dev'essere più che mai forte e compatto: non possiamo permetterci dissidi interni in questo frangente delicato».
Come sia arrivata a passare il guado del «ci sono se serve al partito» l'eurodeputata vicentina lo motiva, appunto, con «la chiamata del segretario regionale De Menech che mi ha chiesto la disponibilità a scendere in campo» e con i «molteplici appelli in tal senso che mi sono giunti in questi giorni anche da Roma, dal Pd nazionale, dagli amministratori e dai politici locali, così come dai circoli veneti».

Se Alessandra Moretti sente alla fine «il dovere di assumere questa responsabilità», visto che non si sarebbe «mai tirata indietro, nella mia storia politica, e non lo farò di certo questa volta in cui c'è in ballo il futuro della mia terra», anche Simonetta Rubinato un primo risultato lo ha colto: quello di far uscire allo scoperto la candidatura che finora appariva solo come un'altra mossa a tavolino di questa politica sempre meno in mano agli elettori, come hanno dimostrato accordi e esiti delle provinciali di Vicenza.
Ora starà a lei e a chi vorrà confrontarsi in campo aperto con l'ex vice di Variati chiamare a raccolta i propri estimatori, magari, oddio, sulla base di programmi concreti e non solo di fuffa mediatica e con l'impegno a rimanere in consiglio regionale nel caso di sconfitta alle regionali del 2015.

Sarebbe triste che l'eventuale vincitore delle primarie, se fosse la favorita Moretti visto che Rubinato già ha preso impegni in tal senso, facesse il nuovo «sacrificio» di tornare in Europa e non di fare da capo dell'opposizione, ripetiamo se dovesse vincere il candidato del centro destra, rispettando una buona volta il mandato degli elettori.

A breve pubblicheremo commenti e aggiornamenti anche da parte dell'altro fronte, di cui faceva parte anche Giovanni Rolando, che oggi almeno ha vinto sul piano della democrazia.


Commenti

Inviato Domenica 2 Novembre 2014 alle 23:49

C'è anche un posto vacante di amministratore di condominio...magari interessa.
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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