Quotidiano | Categorie: Politica, Ambiente

Referendum per l'autonomia, Gianpaolo Bottacin: "faremo pesare il voto di un quarto degli italiani", anche per l'ambiente

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 22 Aprile 2017 alle 17:35 | 0 commenti

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"Vogliamo essere artefici del nostro futuro!": con queste parole anche l'assessore regionale all'ambiente Gianpaolo Bottacin interviene sul tema del referendum, sottolineando che oggi "i Veneti lasciano a Roma quasi 20 miliardi ogni anno: noi vogliamo che quei soldi invece restino qui e vengano gestiti direttamente dal territorio. Per capirci su che cosa significhi gestire direttamente o meno i soldi delle nostre tasse basti pensare a quanto stiamo facendo in termini di mitigazione del rischio idraulico del Veneto. Come Regione abbiamo già predisposto un piano da 2.7 miliardi di euro e su molte situazioni di rischio stiamo già intervenendo, ma potremmo fare molto di più se non dovessimo aspettare che lo Stato ci finanzi in base a criteri di convenienza politico-partitica mischiata a una visione totalmente centralista dell'amministrazione pubblica, come successo nell'ultimo riparto sulle spese di progettazione delle opere idrauliche, dove l'80% dei soldi è stato destinato al Sud e solo il 20% suddiviso tra Centro e Nord".

"Tutto ciò accade infatti in quanto in Italia ben oltre i quattro quinti delle tasse vengono incassati direttamente dallo Stato - spiega l'assessore - che poi le ripartisce tra le varie regioni senza tener conto delle reali necessità delle singole aree e dei pericoli dovuti alla fragilità dei vari territori, né di quanto realmente versano i cittadini delle varie regioni. Così succede che regioni virtuose come il Veneto rimangano a secco anche su temi fondamentali come il rischio idraulico".

"Quello che va capito - aggiunge Bottacin - è che, a differenza di altri realtà geografiche, noi non chiediamo assistenzialismo ma semplicemente la possibilità di usare le nostre risorse per il territorio: in questo senso noi non vogliamo meno responsabilità, anzi vogliamo assumercele fino in fondo. Chiediamo di essere messi alla prova, per dimostrare che, se dotati della giusta autonomia, potremmo essere come Trento e Bolzano e forse ancora più virtuosi. La differenza tra loro e noi infatti è solamente dovuta al fatto che a loro è data la possibilità di gestirsi direttamente le tasse, cosa che a noi non è permessa perché i cittadini e le imprese veneti devono versarle a Roma. Non sono più bravi, non sono più belli, hanno solo delle opportunità che invece a noi, ingiustamente, non vengono date".

"Ora però - conclude Bottacin - con il referendum abbiamo un'occasione storica da non farsi sfuggire: questo infatti è il referendum dei cittadini, non dei partiti o della politica. E il giorno dopo, quando con il proprio voto avrà parlato non un partito o qualche politicante ma un quarto del popolo italiano, perché questi sono i numeri che il Veneto e la Lombardia rappresentano, lo Stato non potrà ignorare la nostra richiesta di maggior autonomia".

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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