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Referendum, l'analisi di “Vicenza per il No": grande scarto tra sì e no nel vicentino

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 9 Dicembre 2016 alle 18:12 | 6 commenti

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Di seguito il commento e l'analisi di Maurizio Ferron e Roberta Radich di “Vicenza per il No: comitato provinciale per il futuro della Costituzione” a pochi giorni dal referendum costituzionale

Il Comitato Vicenza per il No composto da moltissimi attivisti provenienti dal mondo associativo, di cittadinanza attiva, movimentista e dai partiti progressisti ha espresso la grande soddisfazione per la vittoria del NO, sottolineando il grande scarto tra sì e no nella provincia (63,13% di voti per il NO e il 36,87% per il Sì) e l’altissima affluenza alle urne, la più alta del Veneto con il 78,5%.

Questa grande partecipazione dei cittadini al voto, che arriva dopo mesi intensi in cui si sono svolte innumerevoli iniziative di approfondimento e confronto serio anche tra le diverse opzioni, dimostra un rinnovato interesse per la partecipazione politica, capacità di dialogo, di impegno civico. Un patrimonio prezioso, un capitale sociale che va riconosciuto e promosso.

Le ragioni del NO sono state anche diverse e possono essere riassunte in:

  • Un NO a Renzi in quanto responsabile di aver personalizzato in modo grave e plateale questo tema e di aver sovrapposto la politica contingente del Governo con la politica Costituzionale.

  • Un NO che è frutto di un crescente malessere sociale: hanno votato NO soprattutto i giovani, popolo dei voucher e i cittadini vittime di politiche che hanno minato e minano i diritti e i valori della Carta Costituzionale: Job’s act e precarizzazione del lavoro, riforma della Scuola, consumo dei territori con lo Sblocca Italia, privatizzazioni dei beni pubblici, tagli alla sanità e al sociale, ecc.

  • Inoltre un NO consapevole e informato al merito della riforma, ai sui contenuti e un NO all’Italicum.

Tutte queste ragioni si riassumono però in un’unica domanda fondamentale e cioè che i cittadini in prima persona siano ascoltati e possano essere veramente partecipi delle scelte che riguardano la vita politica e istituzionale, economica e sociale; cioè le scelte sulla vita concreta di tutti. La politica non si esaurisce in un teatrino mediatico in cui si alternano vari personaggi, spesso con toni violenti.

I cittadini hanno dimostrato che l’Italia ha solidi anticorpi democratici e importanti “riserve etiche”, per usare una espressione di Alexander Langer, che hanno permesso la messa in campo di energie dal basso a fronte di una riforma verticistica e sostenuta con una pervicacia mai vista prima dal partito di governo.

I comitati di cittadini hanno svolto una campagna totalmente autofinanziata, mettendo generosamente a disposizione il proprio tempo e le proprie energie, a fronte di una campagna governativa finanziata con più di 10 milioni di euro e il sostegno unilaterale di quasi tutte le testate giornalistiche e televisive, nonché con l’esposizione mediatica perenne del presidente del Consiglio senza possibilità di controparti. La par condicio è stata pesantemente disattesa e il lavoro degli oltre 750 comitati territoriali in tutta Italia è stato praticamente invisibile. Questo è avvenuto anche nella provincia di Vicenza che ha ospitato, per mesi, decine di iniziative, confronti, dibattiti, capillari nei vari comuni che non hanno avuto visibilità e possibilità di portare all’attenzione di tutti entrambi i punti di vista.

Nonostante questo ha vinto la forza delle argomentazioni del NO a difesa dei valori e delle garanzie della Carta Costituzionale, arginando un disegno sbagliato nel merito con un accentramento del potere associato a una legge elettorale ipermaggioritaria.

E’ stato inoltre rimarcato che il Comitato continuerà la propria attività per seguire le vicende della Legge elettorale, che sarà al vaglio della consulta nel gennaio prossimo e per sostenere l’attuazione reale della Costituzione Italiana in cui la maggioranza dei cittadini ha dimostrato di riconoscersi.

Un ringraziamento a tutti i cittadini e le cittadine che hanno partecipato al voto ed in particolare quanti hanno espresso il No, a tutti gli attivisti e le attiviste, a tutte le organizzazioni sociali e le forze politiche che, malgrado le differenze, hanno saputo unirsi e dedicarsi generosamente in questi mesi per raggiungere questo grande e inequivocabile risultato.

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Commenti

Inviato Sabato 10 Dicembre 2016 alle 10:01

Bene. E adesso, elezioni....si punta al solito zerovirgola!
Inviato Sabato 10 Dicembre 2016 alle 11:10

signor Kaiser, il tuo commento è dimostrazione che non hai capito un kaiser
Inviato Sabato 10 Dicembre 2016 alle 11:23

... la sua replica dimostra che ho capito tutto
Inviato Sabato 10 Dicembre 2016 alle 11:52

Cosa significa che ritiene che i Comitati per il No formeranno un nuovo movimento (partito) politico? Se è così penso proprio che si sta abagliandi
Inviato Sabato 10 Dicembre 2016 alle 12:52

Probabilmente Renzi e company pensavano che i CITTADINI fossero scemi, disinformati, vecchietti (parlo per me) da rottamare perché non produttori di reddito; amen! I pochi che avevano letto la "vecchia" Costituzione definita il Vangelo della Democrazia, confrontata con le proposte di (riforma) della Ministra Boschi di cui, non si capiva un Kaiser, hanno risposto in 20 milioni NO! Caro Kaiser, per dirla con l'imbonitore toscano, diconsi 20.000.000 di NO! Mica poco. Ma adesso LORO evidenziano il 40% dei SI per far risaltare la Vittoria. Da non credere, peggio dell'Ultima Mani Pulite di cui non si ricordano più nulla! Amen. Quando i Cittadini si organizzano, VINCONO sempre, senza il Comitato Centrale di bolscevica memoria. Io ho votato NO, per cultura, per protesta, per rabbia, per stanchezza a vedere le solite facce a fare PROPAGANDA con i soldi dei contribuenti. Quando la finirete cari ..aderenti? Mala tempora currunt.
Inviato Sabato 10 Dicembre 2016 alle 17:01

Come volevasi dimostrare... ZEROVIRGOLA!
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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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