Referendum e Lovat: il Governo ha perso il contatto anche con il suo stesso elettorato
Lunedi 13 Giugno 2011 alle 23:00 | 0 commenti
Davide Lovat, Identità e Tradizione - L'esito positivo dei 4 referenda (come l'ultimo dei Mohicani non mi rassegno a rinunciare al plurale in latino...), per l'abrogazione di norme sulle quali la maggioranza tutta intera aveva messo grande enfasi in fase di approvazione parlamentare, ha dimostrato che l'attuale Governo ha perso il contatto anche con il suo stesso elettorato, dato che la matematica dimostra in modo evidente il determinante e massiccio afflusso alle urne anche da parte di chi non ha mai votato a sinistra in vita sua. I numeri sono una prova incontrovertibile.
Si tratta dunque di uno schiaffo all'arroganza di chi raccoglie i voti in campagna elettorale proponendo certi temi, come il sostegno alla famiglia e al lavoro, o la detassazione per le piccole imprese, o il sostegno ai consumi delle fasce meno agiate della popolazione, ma poi governa pensando solo ed esclusivamente ai potentati economici rappresentati da banche e industriali (il ritorno al programma energetico sul nucleare e la privatizzazione del sistema idrico a chi interessavano, infatti?)
La Lega Nord stessa ha avallato questa politica della menzogna, molto oltre quello che viene messo in rilievo dai media e al di là della posizione di Zaia, più coerente al comune sentire. A Vicenza addirittura il suo leader, colui che ne dà la cifra culturale e lo spessore politico, Stefano Stefani, si è speso personalmente a più riprese sui media e nelle riunioni del partito per propugnare la causa del nucleare.
In qualsiasi partito normale quando un politico viene pesantemente sconfessato dal suo stesso elettorato la conseguenza sarebbe quella del passo indietro. In Lega Nord invece, ormai ridotta a succursale territoriale della ditta Berlusconi, a semplice ditta terzista della politica organizzata in franchising territoriale, il capo-area continuerà ad avere l'esclusiva di zona e a controllare i suoi affiliati in un rapporto piramidale tipico delle aziende commerciali. Intanto la Segretaria Provinciale Busetti fa diramare un comunicato nel quale restringe la libertà di riunione tra militanti regolarmente iscritti, sottoponendola alla sordina del controllo preventivo da parte dei Segretari di Zona.
Paternalismo aziendale di marca vetero-liberale nel primo caso, fascismo allo stato purissimo nel secondo e, forse, perfino un'ipotesi di reato contro una delle libertà fondamentali garantite dalla Costituzione della Repubblica.
Questa gente ha totalmente perso il contatto con l'elettorato leghista e probabilmente quelle istanze, finora solo leghiste, non possono più trovare risposta presso la Lega Nord, trasformatasi nell'evidenza dei fatti in soggetto politico di Destra contro la sua stessa natura.
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