Referendum, Ciambetti alle comunità italiane dell’Istria: "ha ragione Tremonti"
Giovedi 24 Novembre 2016 alle 17:56 | 0 commenti
Di seguito l'intervento del presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, ad un incontro pubblico sul referendum del 4 dicembre con le comunità italiane in Istria a Umago
La modifica della Costituzione voluta da Renzi appartiene a un mondo che non c’è più: è figlia del passato, quello dove governavano ristrette oligarchie dominate dagli interessi dell’Alta Finanza e delle grandi banche. Ma in Europa, come negli Stati Uniti, queste élite stanno perdendo terreno ed escono sconfitte dalle consultazioni elettorali, come ha mostrato la Gran Bretagna con la Brexit e anche gli Usa con l’elezione di Donald Trump.Lo ha ben detto alla stampa Tremonti spiegando che c’è un mondo al tramonto, che è quello appunto di Barack Obama o della Clinton, della Merkel. Il No a questa riforma è la rivolta dei cittadini che rifiutano, per dirla con Tremonti, l’ingerenza delle élite nella loro vita di tutti i giorni. Votando No i cittadini si riappropriano della storia e non accettano diktat dall’alto che espropriano il decentramento per portare ogni decisione e scelta nelle grandi capitali e nelle mani di oscuri burocrati dei quali non sappiamo nulla ma che s’arrogano il diritto di decidere per noi tutti sfuggendo ad ogni controllo democratico. La Riforma Renzi-Boschi non è un passo importante passo verso la modernità , ma un salto all’indietro inaccettabile. La riforma non porterà all’abbattimento dei costi della politica come promesso: i risparmi eventuali saranno marginali, mentre le vere economie si possono fare solo se si abbattono i costi delle amministrazioni centralizzate e dei ministeri: i buchi della spesa non lo fanno le realtà locali che ogni giorni fanno i conti con i cittadini. Ci sarà poi il paradosso per cui cose che funzionano, come la Sanità attualmente gestita dalle Regioni, sarà accentrata a Roma quando sappiamo bene che le materie controllate dai ministeri, come l’amministrazione della Giustizia per non parlare della Scuola, finiscono nel caos e funzionano solo grazie allo straordinario sforzo messo in campo da magistrati o insegnanti puntualmente ostacolati da Roma. C’è infine la vergogna del mantenimento delle Regioni a statuto speciale come il Friuli o la Sicilia: ci saranno cittadini di serie A, appunto quelli che abitano nelle Regioni autonome, e cittadini di Serie B, tutti gli altri: due pesi e due misure, il che è inaccettabile. Da questa riforma non si salva niente: che non ci vengano a dire che con questa riforma si esalta la governabilità : anche questa è una menzogna. Quando il governo e la maggioranza vogliono, le leggi e le riforme si fanno e lo abbiamo visto anche con una legge che ha stravolto la vita di migliaia di cittadini, la cosiddetta Riforma Fornero sulle pensioni. Io invito tutti a votare No per salvare la vera Democrazia.
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