Re ... nato, Ellero: «Monti massacra i deboli e i sindacati anche a Vicenza plaudono»
Martedi 6 Marzo 2012 alle 00:17 | 0 commenti
Da oggi il professore Renato Ellero, già senatore della Lega nord, prima, della Lif, poi, dalla maggiore età avvocato penalista, dall'età della ragione libero pensatore, accresce il suo impegno con VicenzaPiù e col network VicenzaPiu.com. A lui, che come poltrona usa quella da lui pagata nel suo studio, abbiamo chiesto, non senza qualche fatica a fargli posare lo sguardo sulla «piccola» Vicenza, una certa frequenza di interventi su quel che avviene nel nostro territorio. Ellero mai è stato modesto, nella sua tagliente e diretta lucidità , ma di personaggi modesti questo mondo è troppo pieno.
Per cui, a lui che si sente "al di sopra ma anche sopra" le parti, non dispiacerà leggere il nome che abbiamo deciso per la sua nuova rubrica "Re...nato, Ellero". Un Re che, però, sa ascoltare. Anche gli appelli alla giustizia per la Marlane Marzotto. E, soprattutto, sa intuire. Lo Re...galiamo ai nostri lettori, quindi, a partire dal seguito di questa presentazione.
Il direttore
Re ... nato, Ellero: Monti massacra i deboli e i sindacati anche a Vicenza plaudonoÂ
Di Renato Ellero
Ci occuperemo di fatti du Vicenza e dintorni nei commenti che d'ora in poi faremo con una certa continuità su questo mezzo. Uno è il giudizio apparso domenica su Il Giornale di Vicenza relativo a Mario Monti. Monti è uno di quei personaggi che non capisci mai come faccia ad avere giudizi positivi. Se si guarda alla sua storia si nota una propensione ad occupare poltrone ma non si notano risultati. Lo stupore non deriva tanto dal giudizio di Zuccato (se saltasse l'accordo greco dove Monti c'entra come i cavoli a merenda ne vedremo delle belle con lo spread verso i 600 punti!) quanto dei sindacalisti.
Questo governo ha massacrato le classi più deboli sulle pensioni; ha brutalizzato le persone meno abbienti con un IMU a livelli di indecenza; si picca (non abbiamo una rilevante mole di titoli scientifici che lo dimostrino) di conoscere la materia economica e vuole spostare l'imposizione verso le «indirette» con buona pace del dettato costituzionale e con evidente fregatura dei meno abbienti; sta tentando di sodomizzare le tutele sul lavoro; non ha creato e non creerà un posto di lavoro in più che sia uno per i giovani, ma, anzi, allungando il periodo pensionabile, ha ridotto nel tempo la possibilità per i giovani di disporre dei posti di lavoro oggi occupati dai padri; sul piano fiscale, ne ha combinate di tutti i colori: ma davanti a tutto questo i rappresentanti sindacali danno giudizio positivo. Ah, dimenticavo che questi signori non criticavano neppure Berlusconi a cominciare dagli industrialotti che lo osannavano (glielo devo ricordare signor Zuccato?).
Come conclusione logica devo pensare che i lavoratori più umili, quelli più esposti alle ingiustizie, quelli che sostanzialmente hanno affidato il loro TFR alla gestione dei sindacati (ci dite come va?), se avessero un po' di cervello e di istinto di autoconservazione dovrebbero strappare le tessere sindacali e utilizzare la clava.
Un ultima notazione in chiave Montiana.
É vero che Monti ha il gradimento (positivo a partire dal 6) tra il 50% ed il 60%, ma tra chi vota.
Poiché chi non vota, chi non sa neppure se voterà e le schede bianche rappresentano circa il 50% dell'elettorato, il giudizio è relativo a metà dell'elettorato. Insomma a partire dal sei è soltanto tra un numero ridotto (tra il 25% ed il 30%) di elettori.
Signori giornalisti volete una volta dire la verità o temete un infarto al miocardio?
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