Rappresentanti del CoVePA fermati dalle forze dell'ordine a Roma
Giovedi 10 Marzo 2016 alle 16:53 | 0 commenti
Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa
Oggi 10 marzo il Coordinamento rappresentato da Matilde Cortese, Giovanni Scotton e Massimo Follesa, é presente all'udienza presso la 4^ sezione del Consiglio di Stato a Roma. Si discuterà alle 12 il ricorso promosso contro le sentenze di agosto 2015 del TAR Lazio, che hanno salvato il commissario e l'emergenza messi in campo per costruire la Pedemontana Veneta. I tre presenti però sono stati tenuti fuori e identificati per una tentata foto all'esterno del Consiglio di Stato davanti alla facciata di Palazzo Spada.
"I tre carabinieri in servizio quando abbiamo affrontato il cortile interno ci hanno fermato, identificato e dopo un tira e molla con il supporto di una pattuglia di PS, hanno trattenuto lo striscione che non avevamo estratto, ed era riposto in un borsone" ha detto Massimo Follesa portavoce vicentino del CoVePA.Â
Dopo alcuni momenti di tensione e con l'intervento dell'avvocato Pizzato a calmare gli agenti per cercare di spiegare il malinteso é stata contestata la mancanza di autorizzazione a manifestare. Il CoVePA era presente con sole 3 persone per presenziare in quanto 10 dei suoi aderenti sono ricorrenti contro la SPV.
Gli agenti della Polizia di Stato intervenuti dal vicino commissaristo con una vettura(H9880) li hanno bloccati fuori da Palazzo Spada sede del Consiglio di Stato. "Ci hanno impedito di presenziare ad una udienza proprio del Consiglio di Stato che ci vede ricorrenti in relazione alla vicenda della Pedemontana Veneta" hanno dichiarato Matilde Cortese e Giovanni Scotton ricorrenti del CoVePA. Follesa ha rincarato la dose: "Siamo stati intimiditi poiche' i militari e gli agenti hanno minacciato di denunciarci se avessimo fatto foto ed estratto lo striscione che hanno trattenuto in custodia, anche in questo momento é in loro possesso. Siamo abituati a essere minacciati ogni giorno ma non pensavamo che una semplice foto davanti a una delle istituzioni democratiche ci costasse l'impedimento a presenziare alla prima parte dell'udienza alle 10, l'identificazione, e il trattenimento all'esterno del Palazzo. Denunciamo questo comportamento inqualificabile che segnaleremo alle autorita competenti".
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