Rapporto ecomafia, Conte: no propensione per reati ecologici e fitta rete di controlli
Mercoledi 11 Luglio 2012 alle 15:21 | 0 commenti
Regione Veneto - Complessivamente i sopralluoghi ambientali effettuati nell'anno 2011 nel Veneto sono stati 4.098. Lo ricorda l'assessore regionale alle politiche per l'ambiente Maurizio Conte a commento del recente rapporto sull'ecomafia, in cui risulta, tra l'altro, che il Veneto è all'11.mo posto e, tra le città , Venezia addirittura al 7.mo: "In buona sostanza - sottolinea Conte - questo rapporto "Ecomafia" si riferisce a diversi reati ecologici accertati e questo significa anche che il Veneto dimostra una maggiore capacità di far emergere i reati ambientali grazie al lavoro delle forze dell'ordine e dell'Arpav".
"Qui da noi - aggiunge Conte - l'attività di prevenzione e controllo ambientale è in capo all'Agenzia Regionale che, oltre alle altre numerose attività e compiti istituzionali, ogni anno stabilisce un calendario gerarchizzato di controllo preventivo sulle fonti di pressione diffuse sul territorio, con sopralluoghi, verifiche, analisi, sorveglianze e valutazioni. Questo rapporto rileva che per il controllo ambientale, sono state complessivamente esaminate 1.463 aziende, con ispezioni che hanno riguardato tutti gli ambiti delle rispettive attività e pertanto tutte le matrici ambientali coinvolte (compresa la produzione di rifiuti). Di queste, 221 aziende (il 15% circa) sono impianti di gestione rifiuti: 83 discariche, 13 impianti di compostaggio, 3 inceneritori e 122 altri impianti dedicati al recupero e allo smaltimento di rifiuti".
"Per la gestione dei rifiuti - conclude l'assessore - la Regione del Veneto si riconferma leader nazionale nel raggiungimento degli obiettivi posti dalle normative europee e nazionali in tema di raccolta differenziata, riutilizzo e riciclaggio, recupero di materia e particolare tutela ambientale nelle operazioni di smaltimento. Per i rifiuti urbani, già dal 2010 era stato superato il 58% di raccolta differenziata, con una produzione di rifiuti totali e di residuo non differenziato tra i più bassi del nord Italia. Nel settore dei rifiuti speciali, il ricchissimo tessuto produttivo veneto produce una quantità di rifiuti gestibile sul nostro territorio che consente un recupero del 64% di quelli non pericolosi e del 21% di quelli pericolosi, grazie a un'idonea dotazione impiantistica".
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