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Rapina nel vicentino con morto, l'analisi di Ciambetti, Bizzotto, Stefani e Zaia

Di Edoardo Pepe Mercoledi 4 Febbraio 2015 alle 14:51 | 0 commenti

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Nel dibattito che si è sviluppato sul tentativo di rapina a Ponte di Nanto (VI), concluso con un conflitto a fuoco nel quale è rimasto ucciso uno dei rapinatori, intervengono con un'analisi della vicenda gli esponenti della Lega Nord Roberto Ciambetti, assessore regionale agli Enti Locali del Veneto,il presidente del Veneto Luca Zaia e l’europarlamentare Mara Bizzotto, vicesegretario veneto della Lega Nord, e la senatrice Erika Stefani.

Ciambetti

Mentre troppe volte l’indifferenza, o la paura, impediscono di venire in aiuto di chi viene aggredito. A Nanto, invece,  mi sembra che la prontezza di spirito sia stata determinante nell’impedire una rapina che, vista la ferocia dimostrata dai banditi  armati di pistole e kalashnikov che non hanno esitato a spara ad altezza d’uomo, poteva anche svilupparsi in maniera ben più drammatica di quanto non sia poi accaduto. C’è una ondata di violenza drammatica che ha investito il Veneto e il Vicentino in particolar modo. Credo che troppo a lungo si sia sottovalutato il problema della sicurezza nelle nostre città e della lotta al crimine. Nel territorio scorrazzano bande e organizzazioni di ogni tipo, dalla malavita locale a quella importata dall’estero cresciuta negli ultimi anni a dismisura. La crisi economica ha poi spinto troppi ai margini e chi un tempo viveva di espedienti oggi troppo spesso ricorre appunto ad atti criminosi. Sulla dinamica di quanto è accaduto a Nanto, attendiamo l’esito delle indagini che faranno chiarezza su tutto,  ma una cosa deve essere chiara: non possiamo di certo biasimare chi cerca di difendersi.

Zaia

“Dopo esserci andati vicini tante volte è arrivato anche il grave fatto di sangue, che solo per poco non ha coinvolto degli innocenti. Cosa deve ancora accadere perché Renzi si accorga che il Veneto è attanagliato dall’emergenza criminalità e il Governo, con i poteri che solo lui ha, agisca di conseguenza potenziando Forze dell’Ordine, intelligence e presidio del territorio?”

“Ciò accadeva – dice Zaia - pochi minuti dopo che in Commissione Giustizia della Camera veniva approvato un decreto legislativo che depenalizza una serie di reati tanto gravi da chiedersi dove fosse il buon senso in quell’aula. E’ drammatico constatare come le leggi possano andare in direzione diametralmente opposta al bisogno e alla richiesta di sicurezza che si alza sempre più forte dalla gente per bene”.

“A proposito di leggi – aggiunge il Governatore – mi auguro davvero che il benzinaio di Vicenza, che ha reagito d’istinto con la disperazione della brava gente vessata dai delinquenti, impaurita e arrabbiata, non debba avere guai avendo a che fare con normative che oramai impediscono di distinguere la reazione di una persona per bene minacciata dal comportamento di un criminale”.

“Nel frattempo – conclude Zaia – anche ieri, oltre a questo fatto grave, si è allungata la collana nera di crimini pressochè in tutto il Veneto. A Venezia un’anziana è stata scippata da un delinquente, acciuffato dalla prontezza di riflessi e dal coraggio di alcuni calciatori in allenamento alla Gazzera; ladri al Tennis Club di Portogruaro; 3 appartamenti a Maerne visitati da ladri acrobati; addirittura a San Donà hanno tentato di rubare, non trovando nulla ma devastando tutto, in due strutture che si dedicano ad aiutare i poveri. A Vicenza sono stati portati a segno altri due colpi in negozi; malviventi, fortunatamente poi arrestati, hanno tentato un colpo in un bar di Arcugnano; una furiosa lite tra due stranieri in piazza a Schio, con tanto di ascia brandita, ha terrorizzato la gente. A Rovigo i ladri hanno devastato un distributore di benzina a Gavello. A Treviso emergono particolare raccapriccianti, con gli ostaggi dei rapinatori della Banca di Mogliano che raccontano 40 minuti di bastonate e schiaffi. A Padova la farmacia di Arlesega, con clienti dentro, è stata rapinata da malviventi con trave e punteruolo; a Correzzola ladri in pizzeria hanno svuotato cassa e slot machìne; il Sindaco di Montegrotto chiede l’Esercito per garantire la sicurezza nella stagione turistica”.

“La triste collana nera si allunga di altre perle – conclude Zaia – e non è un gioiello, è un carbone ardente sulla coscienza di chi da Roma sta tranquillo a guardare e a depenalizzare”.

Bizzotto

“Il benzinaio che ha sparato ai criminali ha fatto bene e ha tutta la nostra solidarietà! Il suo è stato un atto di coraggio perché ha agito per legittima difesa di fronte a una rapina a mano armata messa in atto da un commando di banditi armati di kalashnikov e pronti a uccidere. La reazione del benzinaio Graziano Stacchio per difendere se stesso e gli altri cittadini sotto tiro, è quindi più che giustificata: o qualcuno pensa che dovesse stare fermo e farsi uccidere?”

“Siamo di fronte a un bollettino di guerra quotidiano, con i nostri territori che ogni giorno sono presi d’assalto da bande di malviventi pronti a uccidere anche per pochi euro – continua l’on. Bizzotto – In un clima così esasperato, generato da un mix di fattori quali l’assenza dello Stato che ha rinunciato a presidiare il territorio, il vertiginoso aumento della criminalità straniera e una giustizia che non funziona, non c’è da stupirsi se i cittadini sotto assedio pensino di difendersi e farsi giustizia da sé”.

“Di fronte a una seria minaccia di morte portata da delinquenti che sparano colpi di kalashnikov, cosa dovrebbero fare i cittadini onesti? Credo sia normale e giusto che pensino a salvarsi la pelle e a difendere in ogni modo la propria vita” – conclude l’europarlamentare Mara Bizzotto.

Stefani

Il Veneto è sotto attacco della criminalità e il governo non fa altro che emanare provvedimenti svuota- carcere e di benefici e sconti per i criminali. Qui abbiamo bisogno di uomini e risorse per le forze dell'ordine.  Ormai assistiamo costantemente all'approvazione di leggi che penalizzano la gente per bene, di leggi vergognose che premiano solo i delinquenti. L'auspicio dopo quanto accaduto ieri sera è il governo la smetta con queste scellerate politiche e che nessuno osi accanirsi contro il benzinaio che ha reagito d'istinto per difendersi. Qui i cittadini sono alla disperazione, la brava gente si trova costretta a difendere con la forza i propri beni.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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