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Rapina con morto, Lega e FdI-AN sempre più alleati: "Noi stiamo con Stacchio"

Di Edoardo Andrein Giovedi 5 Febbraio 2015 alle 16:49 | 0 commenti

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La corsa per le elezioni regionali in Veneto rappresenta un altro fronte acceso di scontro nella resa dei conti all'interno del centrodestra, esplosa tra Lega Nord, Forza Italia e NCD, orientati su tre pianeti distinti. Il recente episodio del benzinaio vicentino Graziano Stacchio, indagato per eccesso colposo di legittima difesa per aver ucciso un uomo durante un tentativo di rapina a una gioielleria di Ponte di Nanto, ha invece avvicinato ancora di più il partito di destra Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale di Giorgia Meloni e Sergio Berlato, i quali insieme agli esponenti di spicco della Lega Nord, Luca Zaia e Mara Bizzotto, gridano in coro "Noi stiamo con Stacchio".

Ecco le note di Zaia, Bizzotto, FdI-AN e Berlato sulla vicenda:

Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale Vicenza 

Noi stiamo con Stacchio. Senza se e senza ma. Come ribadito anche nel corso di una recente conferenza stampa, vogliamo veder garantito il diritto di ogni cittadino di difendersi. Non è accettabile che chi tenta di difendersi dall’aggressione dei criminali diventi vittima due volte, dovendo affrontare anche un processo per lesioni aggravate, eccesso di legittima difesa, oppure, nei casi più drammatici, per omicidio volontario. Siamo consapevoli del fatto che in una situazione che vede ridurre le risorse destinate al controllo del territorio, unita all’incremento dei crimini che minacciano l’incolumità sia fisica che patrimoniale dei cittadini fin dentro le loro case o dentro i loro esercizi commerciali, diventa necessario garantire a ogni cittadino il diritto di poter difendere se stesso, i propri cari e i propri beni da criminali sempre più spietati. Il caso Stacchio è il caso rappresentativo di un onesto cittadino impaurito ed esasperato dalla criminalità al quale non possiamo rimproverare nulla ma solo ringraziarlo per il suo coraggio, avendo salvato, oltre se stesso, anche altri cittadini indifesi. Ora che è accusato di eccesso di legittima difesa, non possiamo lasciarlo solo ad affrontare le insidie di una giustizia che troppo spesso sembra difendere i criminali e punire gli onesti. Sosterremo Stacchio partecipando e promuovendo tutte le iniziative che si riterranno utili per chiudere celermente questa vicenda. Lo Stato deve schierarsi sempre con i cittadini onesti e contro i criminali, per questo ci auguriamo che sia applicato correttamente l’art. 52 del Codice Penale sulla legittima difesa, prima che la vita di quest’uomo che si è salvato dai banditi sia rovinata da qualche rappresentante dello Stato.

Sergio Berlato, Dirigente nazionale FdI-AN

Se lo Stato non è in grado di difendere i cittadini, almeno garantisca ai cittadini il diritto di difendersi da soli.

L’approccio esageratamente garantista di qualche rappresentante istituzionale crea la sensazione che, a volte, lo Stato sia più preoccupato di difendere i criminali che non di difendere i cittadini onesti.

Lo Stato deve essere sempre schierato dalla parte dei cittadini onesti, senza se e senza ma.

Non è più accettabile che il nostro territorio sia sempre più vittima delle incursioni dei criminali e che le nostre abitazioni, le nostre famiglie, le nostre imprese, si sentano indifese ed in balìa di delinquenti che, se assicurati alla giustizia, rischiano al massimo una timida sculacciata da parte dello Stato.

Il caso del benzinaio/eroe vicentino è un classico esempio di come sia oramai evidente il senso di esasperazione che coglie la maggior parte dei cittadini. Il sig. Stacchio si è comportato come si sarebbe comportato ognuno di noi se, munito di grande coraggio, si trovasse a vivere simili situazioni.

Mentre ci sentiamo in dovere di lodare l’abnegazione delle forze dell’ordine che, quotidianamente e nonostante i continui tagli alle risorse destinate alla sicurezza, continuano ad agire per cercare di garantire il controllo e la sicurezza del nostro territorio, ci rendiamo purtroppo conto che gli attuali strumenti a disposizione non bastano più ad arginare la situazione di grave pericolo che si è venuta a creare.

Bisogna dare ai cittadini il diritto di difendere legalmente il frutto dei propri risparmi, l’incolumità fisica dei propri famigliari, l’inviolabilità delle proprie abitazioni, senza correre il pericolo di essere incriminati per eccesso di legittima difesa o, peggio, per omicidio, solo per il fatto di aver tentato di difendersi.

La proprietà privata deve essere considerata sacra ed inviolabile, come del resto avviene nella maggior parte dei paesi evoluti.

Ora che il Sig. Stacchio è indagato per eccesso di legittima difesa, dobbiamo far sentire a lui, ai suoi familiari ed a tante altre persone che si trovano nelle stesse situazioni che non verranno lasciati soli. Ecco perché abbiamo costituito un “Comitato in difesa dei cittadini onesti vittime dell’ingiustizia” per raccogliere fondi per pagare la difesa legale di queste persone che, da vittime, corrono il rischio di essere trattate da carnefici.

Regione Veneto

“L’iscrizione di Graziano Stacchio nel registro degli indagati sarà anche un atto dovuto... ma le azioni di questo brav’uomo dovranno essere valutate prima di tutto con la legge non scritta del buon senso. Il suo è stato prima di tutto uno slancio di generosità verso la giovane commessa della gioielleria che stava rischiando grosso. Non è un giustiziere, è un uomo che non ha esitato a mettere a rischio la propria incolumità e a fronteggiare un grave atto criminale che si stava compiendo e che è stato lui stesso bersaglio di vari colpi di arma da fuoco. Non fuggire non è una colpa”.

Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia interviene commentando gli sviluppi del violento tentativo di rapina dell’altra sera a Ponte di Nanto, in provincia di Vicenza.

“Anche in questo caso – prosegue Zaia – ho piena fiducia nell’operato degli inquirenti e della Magistratura e sono certo che la posizione di questo benzinaio onesto coinvolto in una vicenda forse più gande di lui sarà valutata con equilibrio”.

“Il sentimento popolare – aggiunge Zaia – non è una legge, ma una realtà che non si può non valutare per il suo significativo peso. La criminalità dilaga, la gente ha paura, sente lo Stato lontano come mai prima d’ora, ma non vuole chinare la testa. A Graziano – conclude Zaia – faccio sentire la mia vicinanza, pronto anch’io, come i tanti Sindaci della zona, a indossare la maglietta ‘io sto con Stacchio’, non contro la legge, ma per una legge davvero giusta”.

“Il clima in generale – dice poi Zaia riferendosi ai crimini commessi ieri nel Veneto - è molto preoccupante. Solo dall’informazione locale riceviamo notizia di 27 atti criminosi. Un nuovo bollettino di guerra che invio al Governo, cieco e sordo all’appello pressochè quotidiano di aprire gli occhi e le orecchie  e di inviare in Veneto più Forze dell’Ordine, più mezzi, e l’Esercito a fare da presidio territoriale e da deterrente”.

“L’elenco è tristemente lungo – dice Zaia. Nel padovano il titolare di una palestra di Padova deve chiamare i carabinieri per l’assedio degli spacciatori che impediscono di uscire ai clienti impauriti; predoni in centro svaligiano abitazioni e bar; una commessa dell’Interspar di Albignasego presa a calci dai ladri; notte di spaccate nei bar di Vigonza; spaccata in un negozio di biciclette a Stanghella, rubate 12 mountain bike; a Borgomagno un nigeriano rapina del telefonino un cittadino che stava telefonando in zona pubblica. Nel trevigiano i ladri se la sono presa persino con l’asilo di Rovarè; saccheggiato un centro giovani  a Vittorio Veneto; non si è salvata nemmeno la Chiesa di Lutrano, visitata dai ladri mentre il parroco celebrava la messa; colpo da 10 mila euro in un garage a Mazzocco di Mogliano; villetta svaligiata a Ponte della Priula nei pochi minuti in cui la mamma andava a prendere il figlio in palestra. A Vicenza un furto in appartamento fa sparire 15 mila euro e una villa di Trissino viene assaltata dai ladri che divelgono anche la cassaforte (bravi i carabinieri ad averli presi poco dopo l’allarme dato dalla proprietaria). Nel veneziano, un cittadino di Campagna Lupia incrocia i ladri che stanno fuggendo da casa sua e viene colpito dai banditi; ben dieci abitazioni prese di mira a Mirano; raffica di furti nel centro di San Donà con incursione anche all’Inps; a Jesolo il Comune pensa seriamente alla polizza assicurativa antifurto per i suoi cittadini. E il sonno romano, colpevolmente continua”.

Mara Bizzotto, Parlamentare Europeo Lega Nord

“E’ inaccettabile che il benzinaio vicentino che ha sparato contro il commando armato di malviventi venga indagato con l’accusa di eccesso colposo di legittima difesa. Ora e in futuro, la Lega Nord sarà al suo fianco per sostenerlo in tutte le sedi in cui sarà chiamato a rispondere del suo gesto. Torniamo a ribadire che il benzinaio Graziano Stacchio ha fatto bene a sparare per difendere la propria vita e quella delle persone vittime della tentata rapina a mano armata”.

Lo dichiara l’europarlamentare vicentina Mara Bizzotto, vicesegretario veneto della Lega Nord, sulla rapina finita nel sangue di Ponte di Nanto (VI).

“E’ ora di finirla con questa Italia da Far West dove i veri criminali (basta guardare il curriculum di reati del bandito morto per farsi un’idea) spesso e volentieri la fanno franca, mentre a rischiare di andare in galera è la gente onesta che tenta di difendersi come può – continua l’on. Bizzotto – Stacchio ha agito per legittima difesa, lo Stato non dovrebbe indagarlo ma fargli un encomio”.

“Vogliamo esprimere tutta la nostra solidarietà anche a Roberto Zancan, il titolare dell’omonima gioielleria che ha deciso di chiudere per sempre il suo negozio dopo questa ennesima rapina subita – conclude l’europarlamentare Mara Bizzotto – Il suo comprensibile sconforto è quello di tanti commercianti e di tanti cittadini che non ne possono più di subire le scorribande di delinquenti, spesso impuniti, senza che lo Stato faccia niente di concreto per difendere chi vive e lavora onestamente”.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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