Quotidiano | Categorie: Politica

Questione catalana e referendum veneto: lettera aperta di Alex Cioni

Di Lettere al direttore Sabato 30 Settembre 2017 alle 15:46 | 0 commenti

ArticleImage

Se una parte di una nazione vuole dividersi dallo Stato di cui fa parte, è legittimo lasciarglielo fare o lo Stato ha il diritto di tutelare la propria integrità territoriale? Forse si può dire che una cosa è chiedere più considerazione e rispetto dallo Stato centrale, come chiedono la gran parte dei veneti, altra cosa è mettere in discussione l'intero sistema su cui si regge l'unità di una nazione all'interno della quale possono convivere sensibilità, retaggi culturali e storie anche diverse. Credo nell'unità nazionale come credo che l'Italia sia la rappresentazione di un tessuto socioculturale composito, dal quale nasce la corretta definizione di "mille patrie".

La patria dei campanili, insomma, che però dovrebbe essere propedeutica a valorizzare le differenze, le ricchezze e le storie che esistono in una penisola che per secoli non è stata solo terreno di conquista nello scacchiere delle potenze straniere (come oggi seppur in forma diversa), ma di forme di governo territoriale che attraverso le città Stato hanno plasmato tutto ciò a cui all'Italia viene invidiato dal mondo intero: la sua immensa bellezza che deriva da secoli di storia e di civiltà non solo artistica ma tecnologica e giuridica. Ciò premesso, quello in oggetto è un tema complesso e ricco di contraddizioni, nel senso che si possono trovare buone e cattive ragioni da ambo le parti. La domanda che mi pongo è molto semplice. In una fase storica nella quale il mondo è diviso in grande aree di influenza geopolitica di natura economia e militare, dividersi in micro staterelli in prospettiva è veramente la soluzione più adeguata ai bisogni di quei popoli che in molti casi rivendicano non a torto di divenire gli artefici del proprio destino? E poi, è tanto peregrina la posizione di chi sostiene che un referendum indipendentista dovrebbe coinvolgere la nazione intera, non solamente quindi la parte direttamente interessata? Mi rendo contro che è un paradosso, ma se domani dovessero chiedere l'indipendenza dall'Italia i cittadini dell'Alto Adige, come ci dovremmo comportare? 

Alex Cioni

Leggi tutti gli articoli su: Referendum, Alex Cioni, Catalogna

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network