Quando la scuola diventa uno strumento ideologico
Martedi 17 Aprile 2012 alle 11:35 | 0 commenti
Collettivo Studenti Scuola Pubblica - Come giovani studenti e studentesse esprimiamo tutta la nostra rabbia e intendiamo far presenti delle devianze a cui sta andando incontro in questi giorni la scuola pubblica a Vicenza. Ne sono due esempi molto concreti le "regole d'oro" dettate da Confindustria nelle scuole medie e l'intervento di Vittorio Sgarbi al Teatro Comunale. Le due cose hanno in comune la via di accesso alle giovani menti: la scuola.
In entrambi i casi la scuola, da luogo libero, in cui i giovani siano educati in modo onesto e non strumentalizzato, si è resa portavoce in modo esplicitamente di parte di posizioni imposte da chi ne avrebbe palesemente tratto un vantaggio, a chi non poteva rifiutarle. Vogliamo perciò opporci al tentativo di strumentalizzare e di svilire l'ultimo luogo di democrazia rimasto in questo paese attraverso questo tipo di iniziative, vogliamo ribellarci ad un lavaggio del cervello imposto attraverso la scuola ed evidenziare il carattere di queste ingerenze.
In queste settimane Confindustria sta cercando di indottrinare studenti di scuole medie invitandoli a "Sviluppare la cultura della mobilità ", chiamata anche precarietà . Mentre lo scorso sabato 14 aprile, 300 alunni di scuole superiori hanno partecipato ad un'inaccettabile sproloquio da parte di Vittorio Sgarbi, che per l'ennesima volta si è espresso in toni offensivi rispetto all'istituzione scolastica, a docenti e studenti. Avrebbe dovuto parlare d'arte ma ha sfruttato l'occasione concessagli dall'amico senatore Alberto Filippi (ex Lega Nord) per avanzare, in una volgarità peraltro inammissibile, la sua propaganda politica, oltre a cose anche peggiori e per propinare le sue idee ad un pubblico di studenti costretti a partecipare. Esprimiamo quindi il nostro rammarico nei confronti di chi ha invitato questo personaggio e gli ha permesso di parlare in modo tanto distante da quelli che sono i modi e le finalità educative della scuola.
Denunciamo quindi il Dirigente Scolastico del Pigafetta e i rappresentanti dell'Amministrazione Comunale che hanno la gravissima responsabilità di aver lasciato che in questi giorni la scuola pubblica di Vicenza diventasse uno strumento ideologico, usato per far intervenire in modo nettamente di parte alcuni rappresentanti politici.
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