Quotidiano | Categorie: Politica, Diritti umani

Quando è la politica che fa violenza di genere

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 23 Novembre 2012 alle 10:22 | 0 commenti

ArticleImage

Irene Rui, Forum delle Donne del Prc FdS  -  Il 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ma si dovrebbe chiamare violenza di genere. In tutta Italia tra il 24 e il 25 si denunceranno gli abusi e le violenze che le donne nel nostro paese e nel mondo, subiscono ogni giorno: violenza fisica, violenza sessuale, violenza psicologica, violenza economica, e quasi tutte perpetuate nell'ambito domestico o del lavoro.

A Vicenza il Centro Violenza ha registrato dall'inizio anno 124 casi di violenza, di cui 70 solo nell'Asl 6, ma quante sono quelle che hanno subito una violenza e non si sono rivolte al Centro Violenza? Tante e i dati della cronaca ce lo dimostrano. Una donna ogni due giorni in Italia, muore uccisa da un uomo, e anche nel vicentino il numero sta crescendo a dismisura. Siamo di fronte ad un vero bollettino di guerra, il cui campo di battaglia è troppo spesso dentro casa e il nostro nemico è una persona cara.
C'è una forma di violenza ancora più sottile e subdola ed è quella del non finanziare i centri antiviolenza, le case-rifugio, e tutti i progetti che contrastano e prevengono la violenza di genere; quella di candidare le donne nei partiti o "movimenti "per poi usarle, isolarle, umiliarle e denigrarle in pubblico in quanto donne; non aver legiferato contro le dimissioni in bianco nei luoghi di lavoro; emanare leggi regionali che permettono ai movimenti per la vita di entrare nei consultori e nei presidi ospedalieri; avere una disoccupazione nazionale femminile pari al 50%, una disparità salariale tra uomo e donna tra le più alte d'Europa e continuare a sostenere questo Governo che ha eliminato l'articolo 18 (licenziamento per giusta causa) e che ha approvato una riforma delle pensioni che ci costringe a lavorare fino quasi a settant'anni; quella di tagliare i servizi, la sanità e la scuola pubblica con la scusa dell'Europa o della crisi, mentre si continuano a dare finanziamenti a pioggia a scuole private e strutture private e a comprare i cacciabombardieri F35.
Ricordarsi della violenza di genere solo una volta l'anno, firmare appelli e fare manifesti che denunciano la violenza, non basta! Vogliamo azioni concrete: che le istituzioni si facciano portavoce di iniziative contro la violenza pubblicitaria che da un messaggio distorto, in cui il corpo della donna va usato ed abusato; che le istituzioni riconoscono la violenza di genere come un reato grave; che i servizi di ausilio alle famiglie non siano cancellati da bilanci economici.
Il 25 novembre, sarà un pullulare di manifesti e dichiarazioni di buone intenzioni e promesse, ma se non avranno un seguito, di fatto non cambierà l'inferno per noi donne!
Non pretendiamo certo il paradiso, ma vorremmo semplicemente "vivere" una vita dignitosa e non sopravvivere a questa mala-politica che ci uccide ogni giorno.


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network