Qualità aria, Dovigo (Sel): 10% risorse ciclabilità non bastano, e non è tutto vero...
Domenica 1 Marzo 2015 alle 21:21 | 1 commenti
Valentina Dovigo, Consigliere comunale di Vicenza per Sel e Lista civica, interviene sulla qualità dell'aria a Vicenza e sulle piste ciclabili
Affermare, di fronte ai dati di qualità dell’aria di Vicenza, i peggiori del Veneto in questo inizio di 2015, che sulla ciclabilità l’Amministrazione comunale ha investito il 10% delle risorse, è quanto meno fuorviante. Potrebbe essere realistico limitatamente alle risorse comunali, ma se valutiamo quanto passato per l’approvazione del Consiglio Comunale, anche relativamente a finanziamenti nazionali e regionali, questa percentuale affonda paurosamente.In altri termini continuando a dare l’OK ad opere come la TAV/TAC o la bretella variante SP46, si continuano a destinare montagne di risorse alle opere viarie togliendole di fatto ad altre forme di mobilità . Se l’inquinamento atmosferico va ben al di là dei confini comunali, la prima azione politica a livello comunale e sovracomunale avrebbe dovuto essere quella di “deviare†la maggior parte di finanziamenti possibili sulle opere di mobilità alternativa. E magari protestare contro uno SbloccaItalia che incardina la ripartenza quasi esclusivamente sulla ripartenza di strade, autostrade, tunnel, viadotti, ecc..
E che dire del contributo delle attività industriali alla crescita dello smog? C’è poco da dire dopo l’approvazione di un jobs act che mira a richiamare attività imprenditoriali in Italia abbassando il costo del lavoro ed i diritti dei lavoratori, anziché incentivare innovazione e ricerca per avere anche “produzioni pulite†con minori emissioni in atmosfera.
La qualità dell’aria è un problema per Vicenza e per tutta l’area padana da più di 15 anni, da quando sono iniziate le misurazioni, ed ora come allora risulta più facile “distribuire le responsabilità †che dire qualche NO e qualche SI mirato. Se negli ultimi anni è andata un po’ meglio, è solo merito delle piogge persistenti anche nei mesi invernali, non certo per le politiche di contrasto dell’inquinamento messe in atto.
E pur apprezzando sia la domenica senz’auto che la volontà di coinvolgere i sindaci degli altri comuni capoluogo, purtroppo una politica estesa e coerente per fronteggiare smog e danni alla salute ancora non si vede, neppure nei programmi elettorali.
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