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Puschiavo, Progetto Nazionale: la vicenda di Campodarsego rappresenta l'esasperazione

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 12 Febbraio 2013 alle 14:35 | 0 commenti

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Piero Puschiavo, presidente Progetto Nazionale  -  La vicenda che ha visto, nella giornata di ieri, un piccolo imprenditore padovano, Luciano Franceschi, recarsi presso la sua ormai ex banca di fiducia, la Banca di Credito Cooperativo di Campodarsego, in provincia di Padova, sparando a bruciapelo al direttore di filiale, rappresenta l'ennesimo tragico episodio, portato all'esasperazione, che mette a nudo le mille difficoltà quotidiane che imprenditori, artigiani e padri di famiglia devono affrontare nei rapporti con gli istituti di credito, sempre meno disponibili e sempre più esosi nelle condizioni e nelle richieste di rientro da linee di credito antecedentemente concesse.

Le umiliazioni, le angherie e i patimenti si accumulano alle difficoltà materiali di chi ha magari costruito in anni ed anni di sacrifici la propria attività lavorativa e che oggi, in piena recessione economica e con una situazione di anemia monetaria, quindi di carenza di ossigeno e di liquidità, si vede strozzare la propria azienda e, spesso e volentieri, perdere tutto quanto ha realizzato in due o tre generazioni.

Innanzi alle dichiarazioni, di circostanza, rilasciate dal governatore Luca Zaia che interpreta il gesto di disperazione come ennesimo atto di guerra tra poveri, siamo invece di fronte al verificarsi della "legge del contrappasso" di dantesca memoria, quale principio che regola la pena che colpisce i rei, mediante il contrario della loro colpa.

Quanti imprenditori, disoccupati e padri di famiglia suicidi per essersi visto negare un prestito o chiudere i rubinetti da parte di una banca, vittime sempre più nascoste e taciute per timori di reazioni a catena.

In questo caso il direttore di filiale, pur non essendo imputabile di una responsabilità strettamente personale, ha purtroppo pagato per l'istituzione che rappresenta ed incarna. Un’istituzione sempre più lontana dalle esigenze del mondo che lavora e produce e sempre più attenta ad assecondare i dettami di Basilea lasciando il popolo in balia degli eventi che, come è possibile evincere, se condotto all'esasperazione, potrebbe scaricare la propria rabbia come un fiume in piena...


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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