Protesta No Pfas, il sostegno di Indipendenza Veneta e della parlamentare Silvia Benedetti
Giovedi 23 Agosto 2018 alle 17:46 | 0 commenti
Le aree Vicenza Città e Valle Agno di Indipendenza Veneta - scrivono in un comunicato Michele Tittonel (Coordinatore Vicenza Città ) e Simone Gentilin (Coordinatore Valle Agno) - sono solidali al “Movimento No Pfas†nel sit-in in programma da venerdì 24 a martedì 28 agosto, in accordo con la filosofia del Movimento che da sempre pone al centro della sua azione il crescere in armonia con l’ambiente (produrre senza inquinare deve essere un caposaldo per la difesa delle terre venete).Â
Certamente una grossa responsabilità è in capo a chi negli anni ‘60 ha dato il permesso a costruire, sopra ad una zona di ricarica di una falda acquifera, l’allora Rimar (acronimo di Ricerche Marzotto), e successivamente la Miteni (acronimo di Mitsubishi-Eni), azienda di sostanze perfluorurate (e non solo..). A maggior ragione visti i recenti ritrovamenti di nuove sostanze come il GenX si è avuta la dimostrazione che qualsiasi perdita di sostanze prodotte in quel sito finisce inevitabilmente in falda e dunque lì non può essere presente un’industria di questo tipo.
La responsabilità va però anche attribuita a quegli imprenditori che hanno pensato ai loro guadagni fregandosene dell’ambiente e, di conseguenza, della salute dei veneti dato che la correlazione tra la tutela per l’ambiente e quella per la salute umana è una proporzione diretta semplicemente differita nel tempo. D’altro canto non può sorprendere che a costruire quello stabilimento negli anni ‘60 sia stato lo stesso gruppo industriale che spesso si rivela in sintonia con lo Stato centrale non mancando di darne ripetutamente dimostrazione ad esempio con la presa di posizione contro il Referendum sull’Autonomia Veneta dello scorso 22 ottobre.
Allo stato attuale di una situazione di inquinamento presente tuttavia Indipendenza Veneta Vicenza Città e Indipendenza Veneta Valle Agno chiedono che sia dato il via URGENTEMENTE al progetto di fornitura idrica con l’approvvigionamento da zone non inquinate ricordando quanto questo territorio ha dato in termini di fiscalità allo stato centrale. La salute è un nostro diritto e preservare e tutelare l’ambiente in cui viviamo un nostro dovere.
Serve dunque una sentenza che porti all’obbligo della bonifica dell’area in tempi rapidi con fondi privati a carico dell’International Chemical Investors Group, gruppo proprietario della Miteni. Riaffermando se ancora ci fosse bisogno il concetto che chi inquina paga.
Per maggiori informazioni sulla posizione di Indipendenza Veneta sui temi ambientali si invita la cittadinanza a prendere contatto con i nostri referenti sul territorio.
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