Protesta lavoratrici pulizie Cub, incontro con l'assessore Cavalieri
Martedi 22 Settembre 2015 alle 14:14 | 0 commenti
Sono tornate anche questa mattina a protestare e a gridare la loro rabbia di fronte a Palazzo Trissino, con megafoni, fischietti e bandiere, le lavoratrici degli appalti per le pulizie del Comune di Vicenza riunite sotto la sigla Cub. "Questo nuovo appuntamento è il seguito di una serie di richieste di incontro con l'amministrazione e delle richieste di pagamento degli stipendi arretrati di queste lavoratrici, a cui il Comune non ha dato seguito" ha detto Maria Teresa Turetta del Cub Pubblico Impiego Vicenza.
"Non è giusto che l'Amministrazione se ne lavi le mani. Queste donne avanzano gli stipendi di maggio e giugno e il Tfr dalla vecchia ditta appaltatrice Mirror. Ora guadagnano mediamente 500 euro al mese, anche perché il nuovo appaltatore ha ridotto le ore di lavoro".
Nel corso della manifestazione una funzionaria del Comune ha incontrato le lavoratrici all'ingresso di Palazzo Trissino per comunicare loro che domani, mercoledì 23 settembre, l'assessore Michela Cavalieri incontrerà i rappresentanti sindacali di tutte le sigle che vorranno essere presenti per discutere insieme della situazione. "Si sta lavorando per trovare una soluzione" è il messaggio arrivato dalla Giunta comunale. Dopo diverse settimane di attriti tra Comune e Cub, dunque, domani la situazione potrebbe sbloccarsi.
Maria Teresa Turetta, FLAICA Uniti CUB Vicenza - Il sit in di oggi delle lavoratrici si è concluso quasi subito in quanto i rappresentanti sindacali sono stati convocati domani dall'Amministrazione comunale alle ore 10.00 presso sala Chiesa di Palazzo Trissino. Le lavoratrici torneranno a protestare, e lo hanno gridato a gran voce, qualora l'incontro si dovesse concludere con un nulla di fatto.
Domani capiremo se il Sindaco e la sua amministrazione indendono chiudere questa vertenza in modo positivo per le lavoratrici, che vivono in estrema povertà e che oramai non hanno più nulla da perdere, mettendoci la faccia in questa protesta nonostante intimidazioni di varia natura ricevute in questi giorni da più parti.
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