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Protesta lavoratori pulizie e reazione di Variati: la memoria corta del Comune di Vicenza

Di Pietro Rossi Martedi 8 Settembre 2015 alle 17:00 | 0 commenti

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Sono state parole dure quelle del sindaco Achille Variati contro la manifestazione di ieri, sotto Palazzo Trissino, di una decina di lavoratrici addette alla pulizia delle sedi comunali che non ricevono lo stipendio da mesi. Parole che, in altri tempi, sarebbero state definite "antisindacali". Il problema, però, non è questo e non lo è nemmeno lo scambio di battute tra il sindacato Cub - che ha supportato la manifestazione - e Variati che ha reagito parlando di "gazzarra inutile sulla pelle dei lavoratori".

Il problema, piuttosto, è che la politica ha spesso la vista e la memoria corta. 

E sempre, quando deve difendersi, usa l'alibi del "tua colpa", in questo caso la coop Mirror che non ha badato a versare il salario dei suoi dipendenti, che sono anche soci.
Non è cosa di ieri che il sistema delle cooperative oramai si sia ridotto a un'impressionante macchina di sfruttamento e di speculazione, perdendo da anni la sua originaria funzione e non è cosa di ieri che per questa "mangeria" sociale di furbetti non esiste un ordinamento e dei controlli severi e precisi. Per quanto riguarda gli appalti pubblici, però, il principale responsabile è chi li confeziona, cioè, in questo caso, il Comune di Vicenza e i suoi dirigenti quantomeno distratti che hanno "tecnicamente" il compito di far risparmiare l'amministrazione pubblica, ad ogni costo.
Un sistema corretto dovrebbe prevenire e non cercare la cura quando è troppo tardi. Un sistema che funziona non dovrebbe lavarsene le mani. Se il Comune di Vicenza l'ha fatto, la gazzarra diventa quella del sindaco che, con le sue parole, lancia strali a un sindacato che fa quello che deve fare: sindacato. Forse non siamo più abituati, dopo l'indiscussa "svolta" morbida della triplice (Cgil-Cisl e Uil) a scioperi e proteste forti. Ma quella era la voce della rappresentanza dei lavoratori. Se al Cub si chiede di moderare i toni, di certo non si può rispondere alzandoli. Il punto non è che alle lavoratrici il Comune ha versato i contributi con le fatture non pagate alla Mirror per inadempienza verso i dipendenti - "E se si avanza qualcosa, ha rilevato ieri l'assessore Cavalieri - saranno pagati anche gli stipendi". Il punto è che la storia di mancati e irregolari pagamenti ai lavoratori dura da troppi anni e non è ancora finita. Il nostro giornale la denunciò, sotto l'indifferenza generale già il 25 agosto 2011 e su VicenzaPiù n. 235 di giugno 2012. A quel tempo - e si parla di tre anni fa - c'era sempre la cooperativa Mirror, una cooperativa che ha beneficiato di proroghe ed estensioni degli appalti fino al 24 settembre dello scorso anno. Possibili che politici e dirigenti, fino ad arrivare ad Alessandra Pretto - direttore settore provveditorato, gare e contratti - non siano riusciti a dare uno stop prima a questa situazione? Ed è possibile che il meccanismo del massimo ribasso si sia ripetuto nel nuovo bando, nonostante l'inserimento del criterio del miglior progetto? La risposta è sì, è possibile. Ne abbiamo parlato abbondantemente, tra maggio e giugno scorso, dimostrando con un semplice calcolo matematico che la Skill, società consortile che in associazione con la ditta ISS Italia Barbato Srl ha vinto la gara, non poteva sostenere - se non con una perdita - le spese delle ore dei lavoratori, previste per contratto. Su questo tema, sempre da Alessandra Pretto, ci è stato risposto che il Comune ha verificato la congruità del prezzo e abbiamo scoperto solo in seguito che "fatta la legge, trovato l'inganno". E cioè che le ore mensili, per gli addetti alle pulizie, sono passate dalle 2000 previste da capitolato ed ereditate dalla passata gestione, a 1500, con conseguente diminuzione dello stipendio. Un provvedimento necessario per far restare dentro il budget la ditta che si è aggiudicata la gara vinta con un ribasso del 37,5%. Se a questo poi si aggiunge la denuncia, sempre del Cub, che anche la nuova gestione non aveva pagato una parte degli stipendi di luglio - ma poi l'assessore Cavalieri ha confermato il pagamento, anche se in ritardo - allora è facile trarre l'ennesimo conto. E cioè che il destino di queste lavoratrici è di essere beffate dopo il danno, fino a che qualcosa non cambia proprio a livello di assegnazioni degli appalti e di veloce revoca in caso d'inadempienza. A quel punto il sindaco avrebbe tutto il diritto di stigmatizzare la protesta dei lavoratori ma forse, con un nuovo sistema, non ci sarebbe nemmeno il motivo di farla la protesta.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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