Progetto Tav/Tac bocciato anche dal club Forza Silvio "Città del Palladio"
Giovedi 8 Gennaio 2015 alle 19:00 | 0 commenti
Dopo docenti universitari e No Dal Molin anche Luigi Damian, Presidente del Club Forza Silvio “Città del Palladioâ€, uno dei gruppi di Forza Italia voluti da Silvio Berlusconi, boccia il progetto TAV/TAC nel capoluogo berico: “premesso che tutti vorremmo avere la fermata del bus sotto casa, ci chiediamo se abbia senso demolire più di 80 case, varie fabbriche, sottopassi, cavalcavia, ed una stazione ancora in fase di ristrutturazione, per fare passare la TAV, sì in città , ma in galleria con due nuove stazioni, scomodissime per i cittadini, che serviranno quasi esclusivamente per vedere solo sfrecciare i treni ad alta velocità â€.Â
Ecco l’analisi dettagliata sul progetto fatta da Damian:
"Da circa 20 anni le FS hanno sondato con dei carotaggi i Colli Berici per il passaggio a sud, tutti stolti? Pensiamo di no, visto che il costo finale dell’opera sarebbe infinitamente inferiore rispetto al passaggio nell’imbuto cittadino dove si dovrà ricorrere, fra l’altro, ad un canale artificiale per deviare il fiume Retrone ogni qual volta questo dovesse dare problemi alla eventuale (!!??) nuova stazione in Fiera che, appurato da tutti, nascerà con problemi idraulici. Devieremo inoltre, in questo modo, l’acqua verso la Riviera Berica ed il Basso Vicentino con ulteriori problemi di possibili allagamenti. Evitiamo 5 anni (sic !!) di innumerevoli cantieri che inevitabilmente danneggeranno tutti i cittadini e tutti coloro che avranno a che fare con la nostra città . Ed allora, a nostro modesto parere, lasciamo che la nuova linea (AV/AC alta velocità /alta capacità ) si stacchi dalla linea storica tra Montebello ed Altavilla per poi riavvicinarsi all’altezza di Grisignano dove è già prevista in affiancamento sino a Padova, obbligando RFI alle seguenti compensazioni:
- Tre coppie di treni Freccia Bianca VE-MI-VE che, ad orari opportunamente valutati, lasciano la linea AV, entrano nella linea storica e fermano a Vicenza. Solo in questa maniera è garantito ai vicentini l’utilizzo di detti treni, evitando costi dovuti all’utilizzo dell’auto ed ai parcheggi nell’area Fiera
- Due coppie di treni AV che, arrivando a Vicenza o partendo dalla nostra città , evitando Padova attraverso lo scalo merci di Campo Marte, si immettano sulla linea per Bologna (prima fermata) e proseguano per Firenze e Roma e viceversa, dando la possibilità anche a noi vicentini di un collegamento diretto con la Capitale in circa 3 ore.
L’eventuale realizzazione del progetto attualmente previsto, che sventrerà la nostra città , comporterà disagi inimmaginabili alle già precarie condizioni di mobilità del trasporto ferroviari regionale. Inoltre, ulteriori tentennamenti, incertezze e mancanza di chiarezza da parte degli Enti decisori, potrebbero irritare RFI al punto che nella nostra città non verrà fatto nulla, con la conseguenza che ci ritroveremo tutti i treni transitare sulla linea storica senza fermate a Vicenza, una inutile processione continua …
Apprendiamo in data odierna che il Sindaco Achille Variati, evidentemente rendendosi finalmente conto dell’assurdità del tunnel fluviale previsto nel progetto, si propone di chiedere a RFI di rivedere il tutto eliminando lo stesso: ne prendiamo atto e ci auguriamo, ed auguriamo ai cittadini vicentini, che altre retromarce, arrivino nei prossimi giorni, nella direzione di quanto da noi auspicato".
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