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Profughi, si allunga la lista dei no da parte dei sindaci vicentini. Berlato: prima gli italiani

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 14 Febbraio 2014 alle 11:30 | 1 commenti

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On. Sergio Berlato, FI - Sono sempre di più i sindaci vicentini che rispondono negativamente alla Prefettura di Vicenza in relazione alla richiesta di accoglienza di nuovi profughi. Ultimo di una lunga serie ad aver messo nero su bianco l’indisponibilità del suo Comune è il sindaco di Malo Antonio Antoniazzi.

“Sposo le scelte di questi sindaci – spiega il Deputato italiano al Parlamento Europeo Sergio Berlato – è assai complicato in questa fase di crisi economica e quindi di difficoltà per molti nostri concittadini, sostenere una politica di assistenza verso questi profughi quando i nostri amministratori, per i noti problemi di bilancio, non sono nemmeno nelle condizioni di prestare soccorso al disagio dei propri concittadini che a volte si manifesta anche in termini di sopravvivenza e di dignità umana”.

“Ritengo – sottolinea Sergio Berlato – che l’annoso problema dei migranti vada affrontato a monte, non solo dallo Stato italiano ma dalla stessa Unione Europea, invertendo l’attuale politica di accoglienza che serve solo ad illudere gli stessi immigrati. Bisogna ripensare a nuove forme di solidarietà che si concretizzino nei Paesi di provenienza degli immigrati”.

Per l’europarlamentare vicentino l’Italia non è più nelle condizioni di “offrire ospitalità fin tanto che molti dei suoi figli si ritrovano a vivere in condizioni di precarietà. Prima gli italiani – conclude – non è uno sfizio propagandistico ma una necessità organica per uno Stato degno di tale nome”.


Commenti

Inviato Venerdi 14 Febbraio 2014 alle 14:56

"Prima i profughi e sfollati... italiani". Berlato, ma tutto questo protagonismo politico improvviso...per recuperare in vista delle prossime europee??.
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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