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Profughi, Mis Vicenza: il Prefetto minaccia i sindaci che non accolgono i migranti

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 12 Giugno 2016 alle 20:29 | 0 commenti

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Riceviamo da Gian Luca Deghenghi ed Alberto Etenli, M. I. S. Vicenza, e pubblichiamo

Il direttivo del Movimento Italia Sociale di Vicenza reputa inammissibili i rinnovati avvertimenti ed ammonimenti, che assumono il tono di velata minaccia, rivolti dal Prefetto Soldà a quei Sindaci della Provincia che non si prestano ad assecondare il disastroso protocollo di accoglienza diffusa dei migranti che si sta abbattendo sui nostri territori e sulle nostre comunità. Partiamo da una doverosa puntualizzazione: i Sindaci, contrariamente ai Prefetti, sono eletti "dal basso" e sono quindi da considerarsi espressione diretta della volontà del territorio al quale rispondono.

Perciò, andando oltre il ruolo strettamente amministrativo, la responsabilità di interpretare e tutelare lo spirito e gli interessi delle comunità delle quali sono emanazione diretta rientra indiscutibilmente tra le loro prerogative, anzi, deve essere il principio base della loro missione.
Considerando il fatto che molte delle comunità locali vicentine sono nettamente contrarie all' accoglienza, così come attualmente intesa dallo stato centrale, non capiamo come altro si dovrebbero comportare i Sindaci che ne sono a capo rispetto alle richieste di aiuto od alle ingiunzioni sempre più pressanti del Prefetto Soldà, se non agendo di conseguenza, cioè opponendovisi.
Premesso questo, nelle dichiarazioni del Prefetto, in evidente imbarazzo come molti altri colleghi in tutta Italia, a causa delle deliranti disposizioni del Ministero dell' Interno in materia di immigrazione, ci sembra di ravvisare un chiaro tentativo di indebita distribuzione od attenuazione delle proprie responsabilità.
L' invito a desistere da posizioni poco o per nulla collaborative, quando non apertamente contrarie, rivolto da Soldà a quei primi cittadini della provincia che si rifiutano di farsi complici del disastroso ed illegittimo protocollo di "invasione" disposto dal Governo, può essere letto, a nostro avviso, come la ricerca o addirittura l’ imposizione di una forzata complicità.
Se è vero che il Prefetto, così come lui per primo ricorda con un tono tra il persuasivo ed il minaccioso, ha il coltello dalla parte del manico e può disporre a piacimento dei territori per "distribuire" l' orda di migranti che gli vengono scaricati sulle spalle da Renzi e Alfano, allora svolga appieno il proprio compito e faccia quello che deve fare prendendosene la totale responsabilità.

Non cerchi di coprire i suoi atti di imperio con ipocriti richiami alla condivisione.
Cercare di coinvolgere, giungendo perfino alla velata minaccia, quei sindaci che ancora difendono le proprie comunità, nel delirante sistema di accoglienza del quale egli è costretto a farsi strumento, ci sembra un’ azione moralmente deplorevole.
In conclusione, collochi pure, il Prefetto Soldà, migranti e pseudo-profughi a bivaccare a spese nostre dove meglio crede, ne ha piena facoltà, e continui, come ha fatto fino ad oggi, a cercare aiuto dagli imprenditori del business accoglienza, tanto solerti nel rispondere ai suoi appelli, ma eviti di fare la morale a quei Sindaci che, per responsabilità verso i propri concittadini, cercano di limitare i danni e non vogliono farsi complici di questa folle quanto disastrosa operazione.
Perché il richiamo alla collaborazione nel rispetto delle Istituzioni, specie per chi ne fa parte, è giusto e doveroso, mentre altra cosa è chiedere ad altri di venir meno al proprio ruolo, alla propria etica o, peggio, di compromettere la propria coscienza.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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