Quotidiano | Categorie: Immigrazione, Diritti umani

Profughi, Giuliari: siamo a disposizione per fornire consulenza agli altri Comuni

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 1 Giugno 2011 alle 16:34 | 0 commenti

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Comune di Vicenza - La convenzione proposta dal Ministero questa mattina all'esame di Comune, Caritas e strutture di accoglienza femminile.
Il Comune di Vicenza mette a disposizione la propria esperienza con i profughi agli altri Comuni della provincia interessati (o che potranno essere interessati) dal problema dell'accoglienza.

"Ci sono infatti - spiega l'assessore alla famiglia e alla pace Giovanni Giuliari - aspetti critici, legati soprattutto alla convenzione proposta dalla prefettura di Venezia, che è bene affrontare in modo coordinato tra tutti i centri di accoglienza per evitare problemi successivi. Gli altri Comuni quindi possono rivolgersi a noi per far tesoro delle nostre osservazioni e delle nostre proposte prima di sottoscrivere la convenzione". Giuliari ha affrontato tali aspetti critici della convenzione nel corso di un incontro che si è tenuto questa mattina nel suo assessorato di contrà Mure San Rocco per volontà del Comune e dalla Caritas e al quale sono state invitate tutte le strutture che stanno ospitando profughi con l'obiettivo di arrivare ad un coordinamento nelle modalità di accoglienza e per un esame della convenzione proposta dal ministero dell'Interno. Assieme a don Giovanni Sandonà, direttore della Caritas vicentina, all'assistente sociale della prefettura, al rappresentante della rete Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) e al rappresentante della cooperativa Cosep che gestisce il servizio di accoglienza per il Comune, c'erano quindi anche le suore dorotee (che accolgono una famiglia somala a Vigardolo composta da marito, moglie e un bambino di 15 mesi), la Casa della Provvidenza delle suore di Maria Bambina di contrà S. Domenico (accolgono 4 donne nigeriane), le suore orsoline (6 donne e 2 bambine a Breganze, di cui 5 somale e una della Costa d'Avorio), le suore delle Poverelle di contrà S. Chiara (7 donne somale e un bambino).
"La convenzione proposta dal ministero attraverso la prefettura di Venezia - specifica l'assessore - deve chiarire meglio l'impegno dei Comuni e degli istituti di accoglienza rispetto all'ospitalità e rispetto ad un percorso di inclusione dei profughi. Va inoltre definito come ci si deve comportare di fronte a problemi sanitari o nella gestione di situazioni che potrebbero richiedere l'allontanamento delle persone dalle stesse strutture. Ancora una volta - aggiunge Giuliari - pesa l'assenza della Provincia che sarebbe preziosa per un'azione di coordinamento tra i Comuni, i quali rischiano di avere convenzioni e quindi anche condizioni diverse, senza essere messi nelle condizioni di avanzare delle controproposte migliorative. Per questo noi siamo disponibili a fornire loro una consulenza basata sulla nostra esperienza".
Nel corso dell'incontro il Comune di Vicenza ha messo a disposizione dei nuovi centri di accoglienza femminile le modalità con cui ha accolto i profughi, suggerendo come scelte vincenti l'attività di gruppo e il rispetto delle regole, l'importanza della mediazione culturale e i corsi di italiano.
Tuttavia è emerso questa mattina un problema relativo all'accoglienza delle famiglie: eccetto il nucleo ospitato dalle suore dorotee, infatti, in questo momento i maschi si trovano in un luogo diverso dalle proprie compagne, con la naturale volontà da entrambe le parti di volersi ricongiungere. Per questo il tavolo di stamattina si è impegnato a trovare una soluzione anche per questi gruppi, per evitare tensioni all'interno delle stesse strutture di accoglienza.
L'assessore, infine, nel riferire che tutti i partecipanti all'incontro hanno rilevato la necessità che a fronte dell'aumento dei profughi siano potenziate le strutture della questura e delle stesse prefetture perché possano far fronte agli adempimenti amministrativi per il rilascio dei permessi di soggiorno, intende far chiarezza su una leggenda metropolitana: "Si sta diffondendo la voce che queste persone ricevano 40 euro al giorno. Non è assolutamente vero: non godono di nessun contributo né dal Comune né dalle prefetture. È vero invece che il Governo ha deciso di aiutare le amministrazioni comunali che mettono a disposizione strutture e servizi di accompagnamento".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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