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Profughi all'ex Dal Molin, libera informazione?

Di Citizen Writers Sabato 26 Settembre 2015 alle 20:20 | 0 commenti

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Riceviamo da Enzo Corani e pubblichiamo

Nella nostra città, la “libera informazione” e le opinioni dei cittadini vengono garantite esclusivamente dai giornali “on line”, e non solo perché danno notizie in tempo reale. Anche sabato 26.9.2015, confermando il solito indirizzo, su certa carta stampata locale, troviamo due pagine intere sul tema dell’accoglienza ai “clandestini” (tali sono considerati tutti i nuovi venuti fino all’eventuale riconoscimento del diritto all’asilo politico, concesso fino ad ora a circa il 20 % dei richiedenti).

Che vede come argomento di spicco la concessione da parte del Comune di Vicenza delle strutture dell’ex Aeroporto Civile dal Molin, di via Sant’Antonino. Come, se locali disponibili e più adatti allo scopo sul territorio, non ce ne fossero a decine in città, la scelta del Comune è certamente la meno logica e sembra “provocatoria”, considerato che, il sito in questione si trova a pochi metri in linea d’aria, da una “comunità americana”, in cui fino ad ora vivono serenamente non solo soldati, ma anche le loro famiglie, con figli e mogli. La provocazione è più che evidente, se si considera la peregrina politica dell’Amministrazione Variati, che ha osteggiato la costruzione della nuova caserma, persino con un “disastro e fallimentare referendum” gestito in modo casareccio e che, ahimè per gli ideatori, ha fornito una risposta fin troppo chiara e inequivocabile di “non condivisione” da parte della maggioranza dei cittadini, alle pretestuose e ridicole posizioni del Sindaco. Il Variati, infatti, durante la campagna elettorale amministrativa del 2008 avrebbe persino dichiarato che “se volevano costruire la nuova caserma , sarebbero dovuti passare sul suo corpo”. Un eroismo inutile, patetico, formale, anche se fortunatamente solo….verbale (che certo è servito per la campagna elettorale), ma che, per quando concerne la presenza degli americani a Vicenza, conferma la posizione contraria, intransigente ed ideologica della sinistra vicentina, che governa la città da oltre 7 anni. Negli articoli in questione, la parte peggiore riguarda, però, il sussulto di orgoglio della silente compagine variatiana (completamente assente fino ad oggi nelle scelte importanti), alle modeste e striminzite (con poco spazio) contestazioni dei consiglieri comunali di opposizione. I rappresentanti della maggioranza in Consiglio comunale, dopo aver magnificato le grandi “imprese-promesse” del governo Renzi, indicano la scelta dell’ex Dal Molin, come “”più razionale e lineare”” (????). Citano, poi, “””…...i danni che sta portando alla città di Padova la scellerata (non) gestione del fenomeno da parte di Bitonci, dove il Prefetto ha scelto l’area dell’ex caserma Prandina, a 400 metri in linea d’aria da Piazza delle Erbe””” (Sic.). La malafede o l’ignoranza dei fatti, porta stoltamente a confondere la “decisione” del Prefetto di Padova, che non è decisione del sindaco Bitonci, con quella del Sindaco di Vicenza, che –pur avendo a disposizione altre soluzioni più idonee e non solo dal punto di vista del buon senso - ha concesso volontariamente “quel sito”, pur conoscendo, o quanto meno potendo immaginare (dopo 35 anni di politica), le conseguenze che ne potrebbero derivare. Infatti, che cosa ne sappiamo delle “origini”, delle convinzioni “politico-ideologiche”, delle “motivazioni” reali, che hanno spinto i nuovi clandestini –al momento- totalmente “sconosciuti” a venire nel nostro Paese? E, se tra di loro ci fosse, per assurdo, qualcuno che si è insinuato tra i disperati con compiti ben precisi? Quale posizione migliore, per mettere in atto un progetto criminale? Era proprio necessario collocarli in area “adiacente un obiettivo militare sensibile” ? In conclusione, ci troviamo di fronte ad un ulteriore triste episodio di chiara matrice provocatoria e di mancanza “unilaterale” di volontà per migliorare la “civile convivenza”, nei confronti della “Comunità Americana”, che fino ad ora ha evitato pubblicamente riflessioni, sulla inopportunità della scelta dei nostri amministratori.

Leggi tutti gli articoli su: Comune di Vicenza, Base Usa, Enzo Corani, Ex Dal Molin

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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